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MODIFICHE ALLA LEGGE DI STABILITA

Salve le detrazioni veterinarie: dietrofront del Tesoro

Salve le detrazioni veterinarie: dietrofront del Tesoro
Il 31 gennaio non scatterà il taglio selettivo delle detrazioni fiscali. Il ministero dell'Economia ha annunciato l'abrogazione del comma 576 della Legge di Stabilità, che prevedeva il riordino delle 'tax expenditures'. Gli obiettivi di risparmio saranno conseguiti riducendo la spesa pubblica. Ma resta l'ipotesi di scendere fino al 17%.

La razionalizzazione delle detrazioni salirà a bordo della delega fiscale attualmente in approvazione in Parlamento. Lo ha sottolineato il ministero dell'Economia in una nota. Sarà abrogato il comma 576 della legge di Stabilità 2014 (abrogazione con un provvedimento ad hoc) e di conseguenza non vi sarà alcuna riduzione delle detrazioni attualmente in vigore. La copertura sarà assicurata, spiega il comunicato, incrementando gli obiettivi di risparmio previsti dalla revisione della spesa aggiungendovi, pertanto, le cifre stabilite nel comma 575 della stessa legge. Dunque non scatterà il 31 gennaio prossimo il taglio delle detrazioni al 19% a partire dalle dichiarazioni 2013 in caso di mancato conseguimento di tagli di spesa da 488 milioni nel 2014 entro fine gennaio. È l'esito di una riunione a Palazzo Chigi in cui è stato deciso di operare con i tagli di spesa. La riduzione delle detrazioni è prevista come clausola di salvaguardia dalla legge di Stabilità.

Il testo del comunicato del MEF:
Il Governo ritiene che la sede più opportuna per esercitare l'intervento di razionalizzazione delle detrazioni, così come previsto dal comma 575 della legge di Stabilità 2014, sia la delega fiscale attualmente in approvazione in Parlamento. A tal fine, anche con l'obiettivo di evitare qualsiasi ulteriore aggravio fiscale, il Governo provvederà, con apposito provvedimento, ad abrogare il comma 576 della legge di Stabilità 2014 e di conseguenza non vi sarà alcuna riduzione delle detrazioni attualmente in vigore. La copertura sarà assicurata incrementando gli obiettivi di risparmio previsti dalla revisione della spesa aggiungendovi, pertanto, le cifre stabilite nel comma 575 della stessa legge.

Niente tagli in base al reddito - Tramontata anche l'altra ipotesi circolata in questi giorni di taglio degli sconti fiscali in base al reddito per evitare la riduzione lineare delle detrazioni Irpef dal 19 al 18% già da quest'anno per recuperare quasi mezzo miliardo. I tempi comunque sono molto stretti - fa notare il Sole 24 Ore- perché senza un intervento entro il 31 gennaio scatterebbe il taglio automatico previsto dalla legge di stabilità.

Le tre ipotesi - Sul tavolo dei tecnici di via Venti settembre c'erano state finora tre ipotesi di intervento per recuperare le risorse che richiede la legge di stabilità. Oltre a quello legato ai redditi dichiarati, c'era l'intervento selettivo, andando a scegliere voce per voce le tax expenditures da abrogare o ridurre, ovvero, come detto, l'intervento lineare con la riduzione dal 19% al 18% del limite detraibilità degli oneri sostenuti già nel 2013 e dunque utilizzabili con la dichiarazione dei redditi della prossima primavera. La decisione invece è stata quella di non toccare per ora le detrazioni e di recuperare le risorse necessarie tramite spending review.

I suggerimenti del Fondo Monetario Intermazionale- Secondo un recente "working paper" a cura di un esperto di politiche fiscali del Fmi- Reforming Tax Expenditures in Italy: What, Why, and How? - le detrazioni in Italia andrebbero riviste perché sono «chiaramente elevate» e creano «distorsioni». I servizi sanitari sarebbero proprio il primo settore dal quale partire per sostituire le politiche di 'tax credit' con efficaci programmi di revisione della spesa pubblica.

I commi 575 e 576 della Legge di Stabilità 2014
- 575. Entro il 31 gennaio 2014 sono adottati provvedimenti normativi, anche in deroga all'articolo 3 della legge 27 luglio 2000, n. 212, di razionalizzazione delle detrazioni per oneri di cui all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, tenendo conto dell'esigenza di tutelare i soggetti invalidi, disabili o non autosufficienti, al fine di assicurare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l'anno 2014, a 772,8 milioni di euro per l'anno 2015 e a 564,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016.
-576. Qualora entro la predetta data non siano adottati i provvedimenti di cui al comma 575, anche in deroga all'articolo 3 della legge 27 luglio 2000, n. 212, la misura della detrazione prevista dall'articolo 15, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, e' ridotta al 18 per cento per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013 e al 17 per cento a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2014. La presente disposizione trova applicazione anche con riferimento agli oneri e alle spese la cui detraibilita' dall'imposta lorda e' riconducibile al citato articolo 15, comma 1, del medesimo testo unico.