Sequestrati 335 uccelli e denunciate 10 persone. Eventuale rilascio in natura previo parere veterinario.
Fra il 24 e il 26 novembre a Reggio Emilia i carabinieri forestali hanno condotto numerose attività di controllo per la tutela della fauna autoctona ed esotica durante la 78° edizione dell’Esposizione Internazionale Ornitologica, che si è svolta nel quartiere fieristico della città.
Sono stati controllati 14 stand, 72 persone e 42 automezzi. Sono state denunciate 10 persone e sono sottoposti a sequestro penale 335 uccelli, di cui 6 di specie esotica. I militari hanno fatto anche 6 sanzioni per violazioni in materia di trasporto e benessere degli animali, per un valore stimato che si aggira sui 50mila euro.
I reati contestati dopo l'Operazione "Free Flight" sono la contraffazione e l’uso abusivo di pubblici sigilli, l’illecita detenzione ed il commercio di avifauna protetta nonché l’acquisto di cose di sospetta provenienza.
Tra le specie di uccelli sequestrati v’è il Cardellino (Carduelis carduelis), il Verzellino europeo (Serinus serinus), il Frosone (Coccothraustes coccothraustes), il Pettirosso (Erithacus rubecula), la Peppola (Fringilla montifringilla), il Fringuello (Fringilla coelebs), la Capinera (Sylvia atricapilla), il Pettazzurro (Luscinia svecica), l’Inseparabile testarossa (Agapornis pullaria).
Gran parte degli esemplari sequestrati, risultavano muniti di anelli identificativi palesemente contraffatti per quanto riguarda le dimensioni, lo spessore, l’altezza ed il diametro esterno. Trattavasi, pertanto, di animali illecitamente catturati in violazione della normativa posta a tutela degli stessi. Gli esemplari di pappagalli Inseparabili testarossa, specie inclusa nella normativa di attuazione della CITES (Convenzione internazionale sul commercio delle specie minacciate di estinzione), sono stati sequestrati in quanto venivano posti in commercio in assenza di documentazione attestante la legittima provenienza.
Gli esemplari di fauna autoctona sono stati affidati in custodia giudiziaria al centro di recupero “Il pettirosso” di Modena, mentre quelli esotici al Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone in Sasso Marconi (BO).
A seguito delle valutazioni dei veterinari, si procederà, previa autorizzazione del Pubblico Ministero dr.ssa Valentina Salvi titolare delle indagini, alla liberazione degli esemplari di fauna autoctona reintroducendoli in ambiente naturale idoneo alla loro sopravvivenza.
I soggetti denunciati, di cui alcuni stranieri, risiedono in Comuni delle provincie di Reggio Calabria, Napoli, Venezia, Milano, Reggio Emilia, Salerno, Latina e Cosenza. (
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