“Azioni efficaci. Controlli adeguati”. Per la Commissione Europea l’Italia "contrasta la resistenza antimicrobica, conseguendo un uso più prudente degli antimicrobici". ANMVI: premiati gli sforzi dei Veterinari per un utilizzo rigoroso e responsabile degli antibiotici nelle cure animali. Basta fake news: la Veterinaria italiana sta combattendo la resistenza antimicrobica. COMUNICATO STAMPA >>
Nessuna raccomandazione finale. La Commissione Europea promuove in pieno il sistema veterinario italiano: azioni e controlli efficaci per contrastare la resistenza antimicrobica e per un uso più prudente degli antimicrobici. I risultati dell'audit condotto a gennaio e ora pubblicati restituiscono un quadro oggettivo del rigore e degli sforzi intrapresi. LA RELAZIONE >>
L' Indagine 2025 del Consorzio Almalaurea descrive l'identikit dei laureati in medicina veterinaria e la loro condizione occupazionale. In calo progressivo il numero dei laureati, in crescita la retribuzione mensile media. Il Consorzio si è rivolto ai 533 laureati del 2024. A un anno dal titolo, i neo professionisti sono prevalentemente attivi in proprio e nel privato. >>
Gli organismi di certificazione hanno iniziato a calendarizzare le visite. Con l'emanazione dei Piani di Controllo, il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale muove i primi passi, aprendo una fase storica, di forte impatto sulla produzione primaria nazionale. Un "treno" fra i più veloci e imperdibili. Se ne è parlato al Seminario organizzato da SivarSib e Anmvi. >>
IZSLER e il Masaf hanno firmato una Convenzione biennale basata sul potenziamento del sistema Classyfarm: dall'Intelligenza Artificiale allo sviluppo del sistema SQNBA, dall'analisi predittiva dell'allevamento alla possibilità di calcolare in anticipo le soglie degli antibiotici per i pagamenti della PAC. IL TESTO. >>
Nei primi quattro mesi del 2008 la Corte di Cassazione conferma sempre di più la sua posizione a favore dei professionisti. La percentuale di sentenze è sempre più elevata a favore dei lavoratori autonomi, anche quando è il Fisco a ricorrere.
L'IRAP perde pezzi da tutte le parti e l'ostinazione con la quale il Fisco continua a ricorrere contro i liberi professionisti che ritengono di essere esenti, non avendo un'autonoma organizzazione, si scontra fortemente con le sentenze della Corte di Cassazione che da sempre più ragione ai lavoratori autonomi.
Se nel 2007, infatti i liberi professionisti avevano battuto in Cassazione il Fisco 36 volte su 64, il 56,25% dei casi, nei primi tre mesi del 2008 questa percentuale è salita all'88,23%. Questo andamento è confermato anche dal deposito di sentenze dell'11 aprile: su 65 provvedimenti il Fisco ha perso 61 volte, il 93,84%. Nonostante la situazione sia sempre più chiara, l'Agenzia delle Entrate continua a non arrendersi ed a ricorrere contro le sentenze provinciali e regionali delle Commissioni Tributarie, favorevoli ai liberi professionisti, aggiungendo ulteriore danno allo Stato visto che oltre a dover rinunciare all'incasso dell'imposta deve sostenere anche i pesanti costi legali.
L'impegno del nuovo Governo, espresso nel programma della maggioranza parlamentare, è quello di risolvere subito il problema nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale. E' giusto ricordare che il Ministro Tremonti si era preso questo impegno già dal 2001 con il precedente Governo di Centrodestra, senza mai affrontarlo poi seriamente. L'On. Maurizio Leo, esperto fiscale di AN, e probabile Presidente della Commissione Finanze della Camera, ha dichiarato che sull'IRAP si dovrà intervenire con sollecitudine iniziando subito con una norma che escluda i lavoratori autonomi senza stabile organizzazione, sotto un determinato tetto per quanto riguarda i beni strumentali e senza lavoratori dipendenti. ( Il Sole-24 Ore, 29 aprile 2008)