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EMILIA ROMAGNA

Benessere animale, proposte di modifica della legge regionale

Benessere animale, proposte di modifica della legge regionale
La Commissione assembleare Politiche per la Salute e Politiche sociali ha in programma l'esame in sede referente di alcune proposte di legge per la tutela il benessere animale.
Il relatore Andrea De Franceschi ha svolto una udienza conoscitiva alla quale ha partecipato Giuseppe Cascio in rappresentanza di ANMVI Emilia Romagna. All'incontro del 26 febbraio sono stati illustrati i contenuti di tre progetti legislativi:

3598- Pdl Modifiche e integrazioni alla Legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 Norme a tutela del benessere animale di iniziativa dei consiglieri Monari, Meo Manfredini, De Franceschi e Bazzoni (Testo base);
107- Pdl Parziale modifica della Legge n. 5/2007" Norme a tutela del benessere animale";
2914 Pdl Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 Norme a tutela del benessere animale di iniziativa del consigliere Cavalli;

"Il testo introduce novità significative sui cani tenuti alla catena", ha segnalato Defranceschi nella sua breve introduzione, ricordando che c'è il confronto più ampio tra maggioranza e opposizione anche su alcuni emendamenti ancora in cantiere, di cui uno dovrebbe prevedere un periodo transitorio non superiore ai sei mesi per consentire ai privati di adeguarsi all'eliminazione della catena a favore di box, con la certificazione del veterinario di fiducia e del competente servizio dell'Asl.

C'è inoltre l'esigenza - ha aggiunto - di introdurre uno specifico passaggio per chiarire, sulla scorta della normativa europea e nazionale, quali siano gli animali da affezione e compagnia. Perplessità sull'inasprimento delle sanzioni, previsto dal progetto di legge, sono arrivate da Virgilio Camillini (Aisad/Confesercenti), che "non ne coglie la necessità". In Emilia-Romagna - ha evidenziato - gli operatori sono tenuti a regole precise, come anche la nostra è tra le regioni (insieme a Veneto e Piemonte) dove si ha il maggior numero di iscrizioni all'anagrafe canina. In ogni caso, "fronte di un 20% di animali venduti da persone che ne garantiscono la tracciabilità, c'è un 80% di sommerso" che comporta abusi e pericoli anche sanitari.

Ha parlato di un "atto di civiltà" anche Marco Delle Donne (Asl di Piacenza), che va a normare situazioni che hanno dato in passato problemi applicativi. C'è tuttavia – ha aggiunto – la questione della riduzione degli organici a fronte di ulteriori compiti che la legge affiderebbe alla sanità pubblica.

I progetti di legge e la documentazione sui lavori della Commissione sono consultabili sul sito internet dell'Assemblea legislativa regionale.