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RESIDUI

Fenilbutazone, MinSal: faremo più test di quelli che vuole la UE

Fenilbutazone, MinSal: faremo più test di quelli che vuole la UE
Il Ministero della Salute dopo la Raccomandazione UE: "Sul nostro territorio nazionale era già cominciata autonomamente lunedì 11 febbraio".

All'Italia è stato richiesto di effettuare circa 200 controlli per la ricerca di DNA equino e circa 500 controlli per la ricerca di residui di fenilbutazone.

Il Ministero della Salute riferisce di essere "in ogni caso intenzionato a pianificare un numero di analisi più elevato rispetto alla Raccomandazione europea, come avviene già d'abitudine in tema di sicurezza alimentare".

Il comunicato aggiunge che – "all'attività di controllo, che sul nostro territorio nazionale era già cominciata autonomamente lunedì 11 febbraio scorso, lavorano i Carabinieri del Nas e le Aziende sanitarie locali per quanto riguarda la carne equina di produzione italiana e quella oggetto di scambio tra Paesi UE, mentre la vigilanza sulla carne di importazione extracomunitaria è demandata ai Posti di ispezione frontaliera (PIF)".

La Raccomandazione impone per il piano straordinario la durata di un mese, prorogabile in caso di necessità. La Commissione europea garantisce un contributo finanziario pari al 75% delle spese sostenute dagli Stati membri per l'effettuazione dei test.

Nella proposta di  Raccomandazione della Commissione europea, oltre alle ricerche per l'individuazione di DNA equino, è stabilito anche un numero di controlli per la ricerca di residui di fenilbutazone nelle carni equine. Il fenilbutazone è un farmaco antinfiammatorio autorizzato esclusivamente per cavalli "non da produzione alimentare", come i cavalli sportivi. La presenza nelle carni di animali macellati per il consumo umano è indice di un trattamento illecito.