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PDL 30

ANMVI ai Ministri: pdl penale rischiosa e irragionevole

ANMVI ai Ministri: pdl penale rischiosa e irragionevole
I Medici Veterinari, unici tra le professioni sanitarie, corrono il rischio di una esposizione penale senza precedenti. E la filiera alimentare di origine animale di diventare fuori legge. L'Anmvi si rivolge ai Ministri Nordio, Schillaci e Lollobrigida. E’ allarme sulla proposta di riforma del Titolo IX-bis del Codice Penale e del Codice di procedura penale che, dal 20 febbraio, sarà in Aula.

Dopo l'audizione in Commissione Giustizia, l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) ha scritto le proprie ragioni anche al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. L'Associazione è in allarme sulla proposta di riforma penale in materia di reati contro gli animali (C30) -d'iniziativa dei deputati Brambilla, Rizzetto, Ascari, Carotenuto, S. Costa, Evi, Gallo Saccani Iotti- per l'antigiuridicità di alcuni articoli, fortemente contestati dall'Anmvi.

L'Associazione mette in luce la forte esposizione ad una pressione giudiziaria senza precedenti. L'esercizio professionale veterinario, sia nel Pubblico che nel Privato, se la pdl fosse approvata si dovrebbe confrontare con un nuovo articolo del Codice Penale introdotto ex novo per colpire, anche con la pena detentiva, la "negligenza, l'imprudenza, l'imperizia oltre che le violazioni di leggi, regolamenti o altre disposizioni noramtive".  Formulazioni vaghe e generiche, come il maltrattamento per uso di "farmaci senza finalità terapeutica", che non offrono garanzie di proporzionalità nè di certezza del diritto.
In aggiunta, la pdl introduce la circostanza aggravante quando i fatti sono commessi "nell'esercizio delle proprie funzioni professionali, pubbliche o private".
E ancora: la radiazione automatica senza procedimento disciplinare e la sovrapposizione con attribuzioni ufficiali delle autorità veterinarie e sanitarie competenti.

L'Anmvi  segnala al Governo che la Veterinaria è una professione sanitaria e che - mentre si discute di revisione della Legge sulla responsabilità medica- i Medici Veterinari sono gli unici professionisti della salute a correre il rischio di una esposizione penalistica senza precedenti.

Infine, l'Anmvi segnala che la pdl, proponendo di abrogare le leggi speciali, porterebbe a considerare come reati le attività connesse alla filiera alimentare di origine animale, come la macellazione.  

La richiesta ai Ministri interpellati è la stessa indirizzata alla Commissione Giustizia della Camera, quella che il Titolo IX-bis del Codice Penale non si trasformi in uno strumento di irragionevole aggressione giudiziaria.

Reati contro gli animali, ANMVI in Commissione Giustizia