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QUESTION TIME ALLA CAMERA

Sanitari, Speranza: obbligo vaccinale vale per tutti

Sanitari, Speranza: obbligo vaccinale vale per tutti
Il Ministro della Salute Roberto Speranza conferma l'obbligo vaccinale per tutti: il personale amministrativo segue le regole del personale sanitario. Al question time convalida la ratio dell'obbligo anche dopo la cessazione dello stato di emergenza: "Non è la fine della pandemia".

"Con l'ultimo decreto-legge del 24 marzo abbiamo confermato la vigenza dell'obbligo e la sanzione della sospensione dal lavoro per tutto il personale sanitario e non sanitario che lavora in strutture sanitarie e sociosanitarie".  E' la risposta del Ministro della Salute, Roberto Speranza, all'interrogazione dell'onorevole Rossana Boldi (Lega) che chiedeva "un allentamento delle disposizioni in materia di obbligo vaccinale anche per il personale delle strutture sanitarie e sociosanitarie che non ha contatti diretti con il pubblico". Ad esempio il personale di segreteria, amministrazione, call center, ecc.

Negativo il parere del Ministro, che ha spiegato la posizione di tutto il Governo: "La ratio della norma è molto semplice ed è da ricondursi alla necessità di tutelare il più possibile, con ogni prudenza possibile, i luoghi a cui hanno accesso le persone più fragili". Sulla fine dello stato di emergenza - che per l'On Boldi non giustifica più la proroga dell'obbligo vaccinale- il Ministro ha aggiunto che la circolazione virale è ancora molto alta e che "la fine dello stato d’emergenza non significa la fine della pandemia".

In replica, l'On Boldi cita la Corte Costituzionale: "Non so se interrogata sul medesimo quesito, darebbe la stessa risposta". L'accento dell'interrogante è sul bilanciamento tra diritti costituzionali e sulla sospensione del personale amministrativo dal lavoro, non essendo più previsto per i lavoratori di altre categorie.

La Suprema Corte è stata chiamata a dirimere la questione dai Tribunali amministrativi regionali che hanno sollevato la questione di legittimità costituzionale. Nel frattempo, il Consiglio di Stato si è già più volte pronunciato, confermando la linea del Ministro Speranza.