Consigli di prevenzione dopo i focolai, confermati già ad inizio anno in Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Nigeria e Stati Uniti d'America. Li ha diffusi la FEI, sotto forma di domande e risposte, per la comunità equestre che movimenta cavalli a livello internazionale.
L'influenza equina è una patologia data da un virus altamente contagioso, che può anche causare peggioramenti dovuti ad altre malattie respiratorie - spiega la FISE- che possono seguire l’affezione virale (super infezioni batteriche, fungine e miste). Inoltre, il virus è endemico nella maggior parte dei paesi del mondo e le epidemie possono avere un grave impatto sul mondo equestre, con conseguenti potenziali limitazioni ai movimenti dei cavalli e agli eventi annullati.
La FEI e la FISE intendono informare tutta la comunità equestre, affinché i cavalli siano sempre correttamente vaccinati, affinché chi sia impegnato in competizioni FEI legga le linee guida della Federazione Equestre Internazionale, di cui al precedente link, e affinché ogni interessato valuti con il proprio Medico Veterinario di fiducia la corretta copertura vaccinale del proprio cavallo.
In genere i cavalli vaccinati secondo le istruzioni del produttore o secondo i protocolli suggeriti dal Medico Veterinario di fiducia e dalla FEI saranno protetti molto bene contro l'influenza equina. Sebbene nessun vaccino è efficace al 100%, è stato chiarito dai recenti focolai che i cavalli vaccinati hanno sofferto solo lievi segni clinici della malattia e si sono ripresi rapidamente. I cavalli non vaccinati sono stati colpiti in modo molto più grave.