Dati statistici sugli animali utilizzati per fini scientifici

I dati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale sono raccolti dal Ministero della Salute attraverso la Banca dati nazionale per la sperimentazione animale e si riferiscono al 2017.ll numero complessivo è in calo rispetto all'anno precedente e continua ad essere prevalentemente rappresentato da topi e ratti, soprattutto nella ricerca di base, traslazionale e applicata.


Una tabella dettaglia il numero totale (580.073) di animali utilizzati rispetto alla specie. ll numero complessivo è in calo rispetto all'anno precedente (era di  611.707 animali utilizzati nel 2016) e continua ad essere prevalentemente rappresentato da topi e ratti, soprattutto nella ricerca di base, traslazionale e applicata.


Gli Stati Membri sono tenuti a trasmettere i dati,  annualmente,alla Commissione Europea, secondo le modalità previste dalla Commissione Europea, che richiede di riportare anche il numero di volte in cui si utilizza l'animale nelle procedure: in alcuni casi, infatti, lo stesso animale puo' essere utilizzato piu' volte, pertanto, il numero degli utilizzi non puo' essere confrontato con il numero totale di animali cosiddetti «naïve», cioe' al primo utilizzo.

Quanto alle procedure, la Commissione chiede anche informazioni sull'effettiva gravita' delle procedure e sull'origine e le specie di primati non umani utilizzati. Inoltre, deve essere indicata la «sofferenza effettiva dell'animale» durante la procedura, valutata caso per caso e non sommata a quella eventualmente subita negli utilizzi precedenti; di conseguenza non sono rendicontati gli animali sentinella, animali soppressi al solo fine di ottenere organi o tessuti e le forme fetali ed embrionali di specie di mammiferi. Devono infine essere rendicontate anche nuove specie animali, quali i Cefalopodi o gli animali geneticamente modificati quando l'alterazione genetica comporta sofferenza, dolore o disagio.


Dati statistici relativi all'utilizzo di animali ai fini scientifici per l'anno 2017