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Centinaio: il nostro sistema è rigoroso, costa e va valorizzato

Centinaio: il nostro sistema è rigoroso, costa e va valorizzato
Per il  Ministro delle Politiche Agricole, Centinaio in Italia ci sono le norme più rigorose e restrittive di tipo ambientale, sanitario e di  benessere animale. I controlli sono un fattore di marketing: siano semplici, chiari e comunicabili. E-commerce per il Made in Italy. Più controlli della Forestale: dagli allevamenti agli zoo e acquari.


"Il sistema agricolo europeo è il più rigoroso, grazie alle norme più restrittive in materia ambientale, sanitaria e di benessere animale".  Ne è certo il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che però ritiene che queste norme "si traducono per i nostri agricoltori in un insieme di vincoli e in maggiori costi, che i principali competitor internazionali non devono invece rispettare".

Nel riferire al Parlamento il programma del suo Dicastero, Centinaio ha osservato come  "uno dei principali ostacoli alle nostre esportazioni sia rappresentato non solo dai dazi e da problematiche tariffarie, che ancora esistono con molti paesi, quanto soprattutto dalle cosiddette barriere non tariffarie, ovvero le normative applicate in ambito sanitario, fitosanitario e tecnico e che di fatto impediscono l'ingresso dei nostri prodotti".  Oltre a sollecitare la Commissione europea per superare tali barriere nell'ambito dei contatti con i paesi terzi, "intendiamo porre il massimo impegno anche a livello bilaterale"- ha aggiunto il Ministro.

Il consumatore deve sapere- Il maggiore rigore del modello agricolo e alimentare europeo "non deve essere un elemento penalizzante ma deve essere valorizzato, mettendo i consumatori nelle condizioni di conoscere in maniera chiara ed inequivocabile dove viene prodotto il cibo che consumano quotidianamente e da dove provengono le materie prime utilizzate per produrlo".

L'Italia "deve comunicare meglio il valore delle sue eccellenze agroalimentari per evitare che forme di etichettatura imprecise attivate in altri Paesi colpiscano ingiustamente la percezione di qualità dei nostri prodotti. Potenziare quindi la nostra attività di intervento fuori dei confini nazionali e sul web è indispensabile, sfruttando appieno tutte le potenzialità del web stesso e delle istituzioni italiane all'estero". Secondo il Ministro, la presenza dei prodotti italiani nel mercato on line potrà essere favorita dalla sempre più stretta cooperazione con le piattaforme di e-commerce allargando la portata degli accordi già in essere.

I controlli come fattore di marketing- Funzionale alla tutela dell'identità del cibo italiano, della sua reputation generale e delle indicazioni geografiche "è un adeguato sistema di controlli qualitativi e sanitari"- ha spiegato Centinaio. I controlli nell'agroalimentare - ha detto- sono sempre più un fattore di marketing attivo, capace appunto di posizionare verso l'alto la reputation dei nostri prodotti. Il contrasto alle frodi ed all'Italian sounding è dunque una priorità del Governo". "Per essere realmente efficace, il sistema dei controlli nel food dev'essere chiaro, rigoroso ma non vessatorio, riconoscibile e comunicabile ai consumatori, anche esteri".

Per essere "riconoscibile e comunicabile ai consumatori, anche esteri, il sistema dei controlli va potenziato e comunicato a livello internazionale".La forza del sistema dei controlli italiano "va comunicata anche come elemento dissuasivo di pratiche sleali: le importazioni di materie prime da Paesi che hanno livelli di controllo insufficienti devono essere fortemente monitorate e controllate. L'Italia pretenderà da tutti gli altri Stati membri che il livello dei controlli sia simile a quello italiano".

Un sistema chiaro e semplice di controlli- Per essere "chiaro" ai consumatori e al mercato, il sistema dei controlli "deve avere regole innanzitutto più semplici". Secono il Titolare delle Politiche Agricole, la maggiore diffusione di strumenti quali la diffida e la sempre maggiore telematizzazione delle attività burocratiche devono portare a controlli sempre più mirati, non invasivi verso le imprese oneste ed all'alleggerimento dei carichi burocratici".

Accertamenti ad opera del Comando Forestale- Il Comando Unità tutela forestale ambientale e agroalimentare dei carabinieri "svolge un ruolo fondamentale nel sistema dei controlli". Il Ministro Centinaio prevede " nuove iniziative da affiancare a quelle già in essere svolte dai Reparti forestali in sinergia con i Reparti dell'Organizzazione territoriale e speciale, per il periodo giugno/dicembre 2018".

"Detti accertamenti - ha anticipato- riguardano, quali prioritari ambiti di intervento, il settore dell'agricoltura biologica, del lattiero-caseario, degli allevamenti intensivi degli animali da reddito, la filiera agroalimentare dei prodotti alimentari di importazione dai Paesi extra UE, la tutela delle matrici ambientali, del patrimonio forestale e dell'avifauna selvatica, nonché l'antibracconaggio, anche ittico, e la vigilanza sugli zoo e acquari".

PAC- L'Italia è stata fortemente penalizzata, dal punto di vista delle risorse finanziarie, nella fase 2014-2020, anche a causa di costi di produzione " fortemente disallineati tra Paesi". Dunque l'Italia da una "posizione di contributore netto sulla PAC" intende passare ad una " assolutamente riequilibrata".


Le linee programmatiche del Dicastero presentate alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato dal Ministro Gian Marco Centinaio