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CONSULTAZIONE FVE

Castrazione chirurgica dei suini: quali alternative?

Castrazione chirurgica dei suini: quali alternative?
La FVE promuove una consultazione fra i Medici Veterinari europei sulla castrazione chirurgica dei suini, una pratica avviata alla graduale dismissione volontaria entro il 2018. La ricerca di alternative è una delle sfide più impegnative per il settore che coinvolge, allevatori, veterinari e produttori di alimenti derivati.

Dal 2012, la castrazione chirurgica dei suini è effettuata con analgesia e/o anestesia prolungata. Ma una Dichiarazione europea ha vincolato i firmatari- fra questi la Federazione dei Veterinari Europei- a sostituire su base volontaria la prassi chirurgica con alternative ritenute più rispettose del benessere animale.

Il tema è dei più rilevanti sul piano sanitario ed economico per una pluralità di attori dagli allevatori fino al consumatore finale di carni suine e prodotti derivati. La castrazione è infatti praticata - oltre che per evitare comportamenti sessuali indesiderabili o aggressivi dei suini maschi interi - per evitare lo sviluppo dell’odore di verro, il cosiddetto boar taint: il sapore e l’odore della carne è un elemento importante per il consumatore all’atto dell’acquisto della carne suina.

L’eventuale abbandono della castrazione è comunque subordinato al verificarsi di una serie di condizioni, quali:
a) metodi reciprovcamente riconosciuti per determinare l’odore di verro
b) metodi riconosciuti a livello europeo per la misurazione di ogni componente responsabile dell’odore di verro
c) metodi di analisi rapida dell’odore di verro presso gli impianti di macellazione
d) riduzione dei componenti dell’odore di verro attraverso la selezione genetica e/o il management e l’alimentazione
e) sistemi di produzione e gestione dei maschi interi durante l’allevamento, il trasporto e la macellazione per minimizzare i comportamenti sessuali e aggressivi.
Diverse alternative alla castrazione chirurgica sono già in uso sia in Europa che in paesi extra europei, ma questi differenti approcci tra gli Stati membri dell’Unione Europea potrebbero creare dei problemi sia per il funzionamento del mercato interno, sia per le esportazioni verso i Paesi terzi: un approccio a livello europeo reciprocamente riconosciuto faciliterà il mercato della carne suina.

I costi per l’attuazione dell’abbandono della castrazione chirurgica devono essere distribuiti tra gli attori economici della filiera- è la posizione di ANAS Associazione Nazionale Allevatori Suini- che tuttavia puntualizza che nel caso dei prodotti registrati come “specialità tradizionali garantiti” o con “indicazioni geografiche” (Indicazioni Geografiche Protetta IGP o i prodotti di Denominazione d’Origine DOP) e le carni suine destinate a prodotti tradizionali di alta qualità, la castrazione è inevitabile per raggiungere i correnti standard qualitativi".

Per l'Italia, Paese ad altissima vocazione suinicola e fra i Paesi che praticano la castrazione chirurgica (v. mappa 3tre3.it) si pone il rischio di un serio pregiudizio produttivo. La veterinaria italiana ha avanzato la sua proposta fin dal 2010, in collaborazione con il Centro Nazionale di Referenza per il Benessere Animale. La FNOVI aveva fin da allora ribadito che "solo il medico veterinario sia in grado di valutare i pro e i contro", ma anche ammonito di "di evitare strade impraticabili, vessatorie, antieconomiche, politicamente non sostenibili o solo di facciata". Per queste ragioni la posizione italiana in Europa non è sempre stata allineata a quella di Paesi con diverse tradizioni zootecnico-produttive. E' d'altra parte noto il rischio che i principi di benessere animale vengano strumentalizzati in sede europea per condizionare i rapporti di concorrenza, infliggendo più  costi e privando di fattori di competitività.

La Union of European Veterinary Practitioners (UEVP) ha creato, insieme alla FVE, un Gruppo di lavoro sul benessere animale che, fra le altre, ha allo studio la questione della castrazione dei suinetti. Del gruppo fa parte, per l'Italia, il Collega Roberto Bardini. La UEVP, a cui ANMVI è affiliata, incoraggia i Medici Veterinari italiani a partecipare e a segnalare ai Colleghi del settore suiatrico l'iniziativa.
mappa europea della castrazione del suino Partecipa alla consultazione

























Fonte Mappa: 3tre3.it