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DELEGA FISCALE

Professionisti 'minimi': la tassa al 15% potrebbe scendere

Professionisti 'minimi': la tassa al 15% potrebbe scendere
Il nuovo fisco agevolato non piace ai professionisti. Redditi e tassazione forfait sono stati rimodulati rendendo meno vantaggioso il regime dei cosiddetti contribuenti "minimi". Nel Governo si pensa di ridurre l'aliquota forfettaria del 15 per cento: rispetto al previgente regime è triplicata. Nota esplicativa delle Entrate e quiz del Sole24Ore.
Il 2015 è l'anno dei decreti fiscali, quelli che dovranno attuare la cosiddetta delega fiscale (Legge 23 del 2014). Nell'emanazione di questi provvedimenti, il Governo Renzi potrebbe correggere la norma contenuta nella legge di Stabilità sul regime dei minimi, che è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, ma svantaggia i professionisti a partita Iva.  La delega deve essere attuata entro il 27 marzo 2015.

Soglia di 15.000 euro e tassazione forfettaria al 15%- L'imposta unica, che sostituirà Irpef, addizionali regionali e comunali e Irap, sarà ad a liquota fissa del 15%  (era del 5%) sul reddito imponibile determinato forfettariamente sulla base dei ricavi o dei compensi. Nel nuovo regime i redditi verranno determinati con coefficienti applicati a ricavi o compensi. Anche le soglie di ricavi o compensi con condizionano l'accesso e la permanenza variano in base alle attività: la più bassa, per i professionisti, è 15mila euro (non più 30mila euro).

La nuova determinazione dell'imponibile in modo forfettario potrebbe risultare penalizzante anche a seconda dei costi effettivamente sostenuti. E anche chi arriva dal regime ordinario deve fare un'attenta ricognizione tra costi e benefici. Per i "minimi" che hanno anche redditi di lavoro dipendente o pensione, quando il reddito totale supera i 20mila euro, il reddito di lavoro autonomo deve comunque essere superiore a eventuali altri redditi di lavoro dipendente o pensione. Una misura che esclude dal regime forfettizzato quasi tutti coloro che svolgono già un'altra attività.

Possibili modifiche- Il riordino del regime agevolato per i redditi minimi, previsto anche questo dalla delega, è stato anticipato, per volontà di Palazzo Chigi, nella legge di Stabilità. Ma la norma è stata fortemente contestata dai professionisti, in quanto peggiorativa rispetto all'attuale regime dei minimi. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha promesso una correzione. Secondo il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, che ha molto a cuore la questione e che ha criticato fin dall'inizio la formula inserita nella legge di Stabilità, sono necessarie due modifiche. Innanzitutto bisogna alzare per professionisti il tetto di fatturato per beneficiare del regime dei minimi, «portandolo dai 15 mila euro a 26-30 mila euro». Inoltre, sarebbe bene «ridurre per tutti l'aliquota dal 15% al 10-12%».

Per l'Agenzia delle Entrate i vantaggi sono le semplificazioni - Non la pensa così l'Agenzia delle Entrate che nella sua circolare dettaglia i vantaggi del nuovo regime.
Tra i vantaggi che derivano dall'adesione al nuovo regime, nessuna ritenuta d'acconto da applicare ed esonero da l versamento dell' Iva e dai principali adempimenti, come, ad esempio, l'obbligo di registrazione e di tenuta delle scritture contabili.

Le due novità più vantaggiose:
-non vengono più previsti limiti di età per aderire o limiti di tempo per quanto riguarda la permanenza nel regime;
-viene configurata una riduzione di 1/3 del reddito imponibile per i primi 3 anni a vantaggio dei contribuenti che si avvarranno del nuovo regime.

Vecchi e nuovi minimi- Dal 2015 i contribuenti che intendono avviare una nuova  attività professionale potranno accedere subito al nuovo regime dei minimi direttamente al momento della richiesta di apertura della partita Iva.  Va precisato- come spiega su Professione Veterinaria 1/2015 Giovanni Stassi, consulente fiscale dell'ANMVI -che "coloro che nel 2014 già applicano il "regime dei minimi" di cui all'art. 27 del DL 98/2011, possono continuare ad avvalersene sino alla naturale scadenza. Il nuovo regime forfetario è applicato naturalmente dai soggetti che possiedono i requisiti richiesti dalla legge, senza necessità di effettuare una scelta espressa. Solamente i soggetti che iniziano una nuova attività ed intendono avvalersi del nuovo regime dovranno comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività".

Il Sole 24 Ore propone un quiz in 15 domande per testare la conoscenza delle novità.

Chi apre la partita Iva nel 2015 può aderire con la dichiarazione di inizio attività