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21-gen

SIVE, ANVU e ANMVI alla protesta dell’ippica

SIVE, ANVU e ANMVI alla protesta dell’ippica
Assogaloppo, il Coordinamento Ippodromi e altre sigle del comparto preparano una manifestazione di protesta a Roma. L'obiettivo è di richiamare l'attenzione del Paese sullo sfascio del settore e del patrimonio equino. Giorgio Ricardi: "Anche la nostra categoria è colpita duramente".

ANMVI, ANVU e SIVE saranno presenti alla manifestazione di protesta, come altre volte in passato, a fianco degli ippici. Chiudono gli ippodromi ( l'ultimo è stato San Siro, icona dell'ippica nazionale ed europea) sale la disoccupazione, si fanno sempre più incerti i destini dei cavalli e dell'ippiatria.
La situazione va oltre i confini dell'ippica stessa e dei montepremi.

Giorgio Ricardi, Presidente SIVE: "Siamo preoccupati per le sorti del patrimonio equino e non possiamo dimenticare i colleghi che esercitano la propria attività in ippodromi e centri di allenamento, e nemmeno quelli che si occupano di riproduzione e allevamento, settore in cui purosangue e trottatori da sempre contribuiscono in termini molto significativi alla produzione equina nazionale".
Ma la veterinaria non può non dirsi preoccupata per l'assenza di un progetto di salvataggio e di rilancio. Da anni, l'ippica nazionale è senza una guida, senza un programma e senza un progetto. Dall'ex Unire (soppresso) all'ex Assi (pure soppresso), le competenze sulla tutela delle razze equine sono incerte e perennemente provvisorie. Il "cerino" adesso è solo nelle mani del Ministero delle Politiche Agricole che ha di fatto concentrato sulla propria amministrazione tutte le competenze strategiche e gestionali.

Gli ippodromi, in sofferenza da anni, subiscono una crisi economica che troppe volte è stata liquidata come una disaffezione del pubblico delle corse. Ma non può essere solo questo, se si pensa a quei 100milioni di euro che il settore ippico attende di incassare come è nel suo diritto, sancito da una sentenza del TAR del Lazio. Risorse previste dalla Legge 185/2009 che i Ministri del precedente Governo hanno destinato ad altri scopi. Grazie al TAR- si legge sul sito gaet.it, " l'ippica dovrà ricevere da Aams, Ministero dell'Economia e Finanze, Ministero dell'Agricoltura e il soppresso Assi, questi 100 milioni eclissati".

L'11 gennaio scorso, i legali delle categorie ippiche hanno chiesto il "sequestro del prelievo unico erariale 2012, su giochi con vincite in danaro in concessione allo Stato, se ha avuto destinazione contraria alla legge".
La manifestazione del 21 gennaio si terrà davanti alle sedi nazionali di Aams e Mipaaf.

Il Presidente della SIVE dedica un editoriale su Ippologia alla crisi dell'ippica e al futuro dell'ippiatria: la nostra Categoria deve affrontare la situazione, scrive, "per necessità e volontà ad impegnarsi in un settore che è stato un traino per lo sviluppo dell'ippiatria".