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BORSISTI

I veterinari non sono fuori dalla Gestione Separata INPS

I veterinari non sono fuori dalla Gestione Separata INPS
Solo un intervento legislativo, non senza oneri per la gestione previdenziale pubblica, potrebbe definitivamente escludere i medici veterinari dalla Gestione Separata INPS. Il Ministero del Lavoro ha risposto all'interrogazione con cui l'onorevole Gianni Mancuso chiedeva iniziative per i veterinari, titolari di un assegno di borsa di studio o di ricerca.
Il Sottosegretario Michel Martone ha risposto, la scorsa settimana in Commissione Lavoro, che "la borsa di studio derivante dall'attività di ricerca costituisce per legge imponibile contributivo nell'ambito della gestione separata e va quindi esclusa dal calcolo dell'imponibile ai fini ENPAV". Anzi, la Gestione Separata INPS " riguarda, tra l'altro, tutte le categorie di liberi professionisti per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale o, anche se prevista, l'attività professionale non risulta iscrivibile".

In conclusione, per il Ministero del Lavoro, un accoglimento delle istanze avanzate dall'On Mancuso, "non può prescindere da un intervento legislativo di riforma delle disposizioni vigenti che escluda espressamente i medici veterinari iscritti al proprio albo professionale (o, in generale, i professionisti iscritti ad albi professionali, per la cui categoria sia prevista una cassa previdenziale di appartenenza), e che svolgono attività di ricerca, dall'obbligo contributivo alla gestione separata INPS".

Il Sottosegretario Martone non ha mancato di far notare che "tale intervento comporterebbe evidenti conseguenze finanziarie – in termini di minori introiti – nei confronti della gestione previdenziale pubblica, con conseguente necessità di rintracciare adeguate fonti di copertura".

L'On Gianni Mancuso si è dichiarato "completamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. "L'Esecutivo – ha commentato- non ha alcuna volontà di risolvere la problematica della doppia imposizione contributiva cui sono soggetti taluni liberi professionisti". Mancuso "ritiene particolarmente grave l'inerzia del Governo su tale punto, soprattutto se si considera che questo problema, coinvolgendo un numero esiguo di soggetti, potrebbe essere agevolmente risolto con un atto di tipo amministrativo, per l'adozione del quale i costi sarebbero irrisori".

"Paradossale", inoltre, che il rappresentante del Governo, nella sua risposta, abbia fatto riferimento a esigenze di sostenibilità finanziaria a giustificazione del suo mancato intervento, "considerato che l'INPS, ovvero l'Istituto presso la cui gestione speciale si richiede l'iscrizione a tali lavoratori, potendo attingere di volta in volta alle risorse del bilancio statale, non è soggetto a particolari restrizioni sotto il profilo della gestione finanziaria lungo un arco temporale esteso, così come richiesto, al contrario, alle casse privatizzate".

pdfCOMUNICATO_ON_MANCUSO_GESTIONE_SEPARATA_INPS.pdf158 KB