• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

FISCO

Le cifre dell’evasione fiscale fra i veterinari

Soldiorizzontale1L’evasione è al 40% tra le libere professioni. Terzo Rapporto 2012 Eures sull’evasione fiscale in Italia. Secondo i cittadini, che hanno risposto in base alla loro esperienza diretta, evade il Fisco  il 25,3% dei veterinari. La mancata emissione della fattura è il comportamento illecito più diffuso. Sconto in cambio della mancata fatturazione. Fra i  veterinari, 104 milioni di compensi non dichiarati e 44 milioni di evasione.

Il Rapporto 2012 Eures analizza il comportamento fiscale di 52 categorie di lavoratori (14 artigiani e 8 fornitori di servizi alla persona, 10 professionisti, 16 commercianti, 4 operatori pubblici e privati nel settore alloggiativo e turistico-ricettivo), attraverso l’esperienza diretta di un campione di 1.225 Italiani, rappresentativo della popolazione residente. Il ricorso al veterinario ha riguardato negli ultimi tre anni il 16,2% delle famiglie, a conferma della fortissima diffusione degli animali domestici nel nostro Paese.

I veterinari non sono tra i grandi evasori- Nonostante il 2012 registri per quasi tutte le categorie osservate una flessione dei comportamenti fiscalmente illeciti, per alcune delle figure analizzate il tasso di illegalità fiscale risulta addirittura in costante aumento, e tra queste compaiono le professioni in ambito sanitario, i dentisti (34% nel 2012, a fronte del 27,7% nel 2004) i medici specialisti (34%, rispetto al 25,5% del 2004), il 40% degli psichiatri/psicologi, il 38% dei dietologi e dei nutrizionisti, il 25,3% dei veterinari.

Età- La percentuale di evasione riscontrata nei contatti con liberi professionisti in base alla fascia di età del campione colloca la maggiore percentuale (30,6%) nei veterinari di età compresa fra i 30 e 44 anni, pur senza particolari scarti fra gli scaglioni anagrafici presi in considerazione.
 
Come si evade - Tra i comportamenti illeciti, il più seguito è la mancata emissione della fattura con la richiesta dell’intero compenso, caratterizzando il modus operandi del 20,4% dei dietologi e del 20% degli psicologi/psichiatri, del 14,8% dei dentisti, del 14,7% dei medici specialisti e del 14,1% dei veterinari. Ad accordare uno sconto in cambio della mancata fatturazione sono soprattutto gli psicologi/psichiatri (13,3%), i dentisti (11,4%), i dietologi (11,1%), i medici specialisti (10,8%) e infine i veterinari (9,1%). Meno diffusa l’emissione della fattura con compenso aumentato (ad usarla di più sono i medici specialisti, 3%, e gli psicologi/psichiatri, 2,9%), un po’ più usata, invece, la ricevuta con corrispettivo inferiore, metodo utilizzato soprattutto dal 5,9% dei dentisti, dal 5,5% dei medici specialisti e dal 4,6% dei dietologi. L’emissione di  fattura con corrispettivo inferiore  non riscuote l’interesse dei veterinari che lo adottano soltanto nell’1% dei casi.

Volumi - Per quanto riguarda i liberi professionisti della sanità, sono i dentisti con 1,5 miliardi di euro l’anno di compensi non dichiarati (pari a 639 milioni di euro evasi) a registrare i valori più elevati, seguiti dai medici specialisti (441 milioni di compensi non dichiarati e 187 milioni di euro di evasione), poi i  veterinari (104 milioni di compensi non dichiarati e 44 milioni di evasione).

Dove si evade- I veterinari (33,9%) sembrano evadere in misura superiore al Centro Italia, a fronte di un 17,6% al Nord e di un 29, 2% fra Sud e Isole.

Cause e rimedi - Il 68,7% degli intervistati si dice favorevole a trasformare l’evasione fiscale in reato penale, ancora più alta l’adesione del campione all’ipotesi di sospendere l’abilitazione ai professionisti che non rilasciano regolare fattura/ricevuta, che raccoglie ben l’80,3% dei consensi a fronte di appena il 9,9% di opinioni contrarie.
Quasi due intervistati su tre (il 63,3%) bocciano l’azione del Governo in materia di contrasto all’evasione fiscale. Tra le ragioni alla base del fenomeno dell’evasione fiscale (erano possibili 2 risposte) i cittadini collocano al primo posto le tasse troppo elevate (53,8% delle citazioni, che salgono al 61,9% tra i lavoratori autonomi e al 62,8% tra i disoccupati); la seconda causa è indicata nella scarsa cultura della legalità fiscale. Una minore uniformità di vedute si rileva infine sull’ipotesi di premiare i cittadini che denunciano gli evasori, ipotesi, che pure riceve la maggioranza assoluta dei consensi (52%. (fonte: quotidianosanita.it)

pdfINDAGINE_EURES_2012.pdf609.16 KB