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PRESTAZIONI VETERINARIE

IVA sotto accusa a Mi Manda RaiTre: è controsenso fiscale

IVA sotto accusa a Mi Manda RaiTre: è controsenso fiscale
Il principio che le cure veterinarie siano soggette ad IVA perchè non sono rivolte alla persona è "un controsenso fiscale".
Negli studi di Mi Manda RaiTre il trattamento fiscale applicato alle cure veterinarie è finito sotto accusa, senza possibilità di appello. Il conduttore Salvo Sottile ha dedicato la puntata di mercoledì scorso alle detrazioni fiscali e all'IVA sulle cure veterinarie demolendo, una ad una, le falle di una fiscalità anacronistica e scollata dal sentimento generale per gli animali d'affezione.

Dal confronto in studio, con Marco Melosi (Presidente dell'ANMVI) e Antonio Gigliotti (Direttore di Fiscal Focus) è emersa la contraddizione insita nel Fisco italiano che, nonostante la considerazione sociale dell'animale d'affezione e l'importanza della prevenzione veterinaria per la collettività, accorda le stesse detrazioni di quando c'era la Lira italiana, e che rischia di aumentare l'IVA fino ai massimi storici: 25%.

Analizzate le cifre del beneficio fiscale (massimo 49 euro all'anno) e dell'Imposta (oggi al 22% al pari dei beni di lusso), Mi Manda RaiTre ha dato voce alla richiesta del Presidente ANMVI di calmierare l'aliquota posizionando le cure veterinaire nello scaglione intermedio (lo stesso dei medicinali veterinari al 10%) e valutando i casi di esenzione (azzeramento IVA già riconosciuto quando le stesse prestazioni sono erogate da una Asl)

A rinforzo, Gigliotti ha palesato il controsenso fiscale di una prestazione, quella veterinaria, che è riconosciuta come "sanitaria" dal Sistema Tessera Sanitaria e dalla Fatturazione Elettronica, ma che non è più tale quando si guarda al destinatario finale: l'animale d'affezione. Il principio che sia sanitaria solo la prestazione resa alla persona, ai fini IVA, è un principio anacronistico e schizofrenico.

"E' anche  contrario al sentimento sociale" ha detto Melosi, ricordando che molte prestazioni veterinarie pur tassate IVA sono obbligatorie, contribuiscono alla prevenzione generale (le vaccinazioni contro le zoonosi) e alla lotta al randagismo (identificazione e sterilizzazione).