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DECISIONE UE 2018/834

PSA, nuove misure europee sugli spostamenti di suini selvatici

 PSA, nuove misure europee sugli spostamenti di suini selvatici
La Decisione si applica ad alcuni territori dell'Est e a tutta la Sardegna. L'ATS regionale potenzia i controlli sulle aziende e sulla filiera suina.

Alle misure di protezione contro la peste suina africana, definite ad ottobre del 2014 dalla Commissione Europea, si aggiungono nuove disposizioni europee sugli spostamenti dei suini selvatici e sulle misure riguardanti i suini selvatici vivi, le carni fresche, i preparati e i prodotti a base di carni, costituiti da o contenenti carni di suini selvatici. Lo prevede una nuova Decisione di esecuzione della Commissione europea datata 4 giugno.

In particolare, dalle nuove zone elencate dalla Commissione - fra le quali resta compresa tutta la Sardegna- è vietata la spedizione di suini selvatici vivi verso altre zone del territorio dello stesso Stato membro. Inoltre, dalle stesse zone non possono essere spedite "carni di suini selvatici, preparati e prodotti a base di carni, costituiti da o contenenti tali carni in altri Stati membri o in altre zone del territorio dello stesso Stato membro".
La spedizione di suini selvatici vivi è inoltre vietata in altri Stati membri e in paesi terzi.
L'adeguamento delle misure e delle zone elencate fa seguito ai casi di peste suina africana rilevati nei mesi scorsi in alcuni territori della Polonia (cinghiali selvatici) e dell'Ungheria (suini selvatici).

Aggiornamenti dall'ATS Sardegna- Intanto,  l’ATS Sardegna ha reso noto di avere registrato un “netto miglioramento nei livelli di diffusione del virus” e di avere disposto il potenziamento dei controlli sulle aziende e sulla filiera suina; saranno anche accentuati i controlli negli agriturismo, nelle sagre, nei porti e negli aeroporti. Al vertice veterinario dei giorni scorsi, Francesco Sgarangella ha dichiarato che “i servizi veterinari dell’ATS sono fortemente impegnati nel monitoraggio di tutta la filiera del suino per raggiungere gli obiettivi assegnati dalla Regione Sardegna, in accordo con il ministero della Salute”.

Sgarangella è stato nominato coordinatore unico dell’ATS nella conduzione della lotta contro la Peste suina africana. A lui è stato affidato il compito di pianificare e supervisionare tutte le azioni poste in essere dai servizi veterinari all’interno degli obiettivi tracciati dal piano straordinario di eradicazione della Peste suina africana. “ L’attività – ha spiegato- mira a ridurre i fattori di rischio che possono determinare la permanenza e la diffusione del virus e a innalzare lo standard di sicurezza delle oltre 15mila aziende sarde che operano nel comparto suinicolo”.

"Siamo in un momento decisivo nella lotta alla Peste suina africana”- ha aggiunto. "Questa patologia può essere sconfitta solo con la collaborazione di tutti i protagonisti del comparto, soprattutto degli allevatori che dimostrano una grande sensibilità sul tema - continua il direttore Sgarangella. Anche i veterinari devono fare la loro parte con il giusto equilibrio tra prevenzione e repressione, agendo con buon senso ma anche con rigore quando necessario per la tutela dell’interesse generale, sapendo esprimere al meglio la capacità di lavorare non solo nell’attuazione del regolamento di polizia veterinaria ma anche con una seria valutazione del rischio”.




Decisione di Esecuzione (UE) 2018/834
che modifica la decisione di esecuzione 2014/709/UE recante misure di protezione contro la peste suina africana in taluni Stati membri