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CENSIMENTO ISTAT, I PRIMI NUMERI DELLA ZOOTECNIA

CENSIMENTO ISTAT, I PRIMI NUMERI DELLA ZOOTECNIA
Pubblicati oggi i primi dati del sesto censimento generale dell'agricoltura. Per il settore zootecnico i dati provvisori segnalano una tendenza alla concentrazione degli allevamenti in un numero minore di aziende, ma di maggiori dimensioni. Netta prevalenza dei bovini. Sono 5,7 milioni, con un calo del 6,1% rispetto a dieci anni fa.

In Italia risultano attive 1.630.420 aziende agricole e zootecniche di cui 209.996 con allevamento di bestiame destinato alla vendita. Gli animali allevati sono 5,7 milioni di bovini (-6,1% rispetto al 2000) 9,6 milioni di suini( +11,6%) 7,5 milioni di ovini e caprini (-3,2%) e 195,4 milioni di avicoli(+14,1%).

Sono i primi dati del sesto censimento generale dell'agricoltura diffusi oggi dall'Istat.

Per il settore zootecnico i dati provvisori segnalano una tendenza alla concentrazione degli allevamenti in un numero minore di aziende, ma di maggiori dimensioni. Le aziende zootecniche risultano equamente distribuite tra le ripartizioni geografiche anche se emergono specializzazioni regionali. L'incidenza del settore zootecnico su quello agricolo nel suo complesso varia da regione a regione. A Bolzano alleva animali il 48,3% delle aziende agricole, in Lombardia il 39,7%, in Valle d'Aosta il 38,6% e in Sardegna il 33,4%. In Puglia, al contrario, solo il 2,2% delle aziende agricole è di tipo zootecnico.

Le aziende con bovini sono 124 mila e, sebbene in calo rispetto al 2000 (-27,7%), rappresentano il 59,2% delle aziende zootecniche complessive. Il numero di capi allevati è pari a 5,7 milioni (-6,1% rispetto al 2000). Oltre la metà delle aziende (50,2%) e quasi i tre quarti del patrimonio bovino (70,4%) sono localizzati nelle regioni e province autonome del nord Italia. In particolare, le regioni a maggiore vocazione zootecnica bovina risultano la Lombardia con 15 mila aziende e 1,5 milioni di capi allevati, il Veneto con 13 mila aziende e 826 mila capi e il Piemonte con 13 mila aziende e 816 mila capi. Nel complesso queste tre regioni detengono circa il 55 per cento del patrimonio bovino italiano.

In forte crescita rispetto al 2000 appare il settore bufalino, con un complesso di 358 mila capi concentrato in Campania (261 mila capi allevati in 1.406 aziende) e Lazio (63 mila capi, 590 aziende). Le due regioni detengono il 90,4% del bestiame totale.

Allegati
pdf DATI PROVVISORI DEL SESTO CENSIMENTO ISTAT DELL'AGRICOLTURA.pdf