Una circolare del Ministero dell'interno del 18 maggio scorso ha ricordato l'obbligo di soccorso dell'animale: l'automobilista che non si ferma dopo aver investito un animale da compagnia potrà essere sanzionato anche sulla base di una testimonianza oculare. Il nuovo comma 9-bis, art. 189 del Codice della Strada, introdotto dalla Legge 120/2010 punisce il comportamento di tutti i conducenti che dopo aver provocato un incidente omettono di prestare soccorso a un animale d'affezione, da reddito o comunque protetto.
E' ancora in attesa di emanazione il decreto del Ministero dei Trasporti che dovrà definire le situazioni in cui le ambulanze veterinarie possono circolare ai fini del primo soccorso. La legge 29 luglio 2010, n. 120, consente l'uso del dispositivo acustico supplementare di allarme e del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu, tra gli altri, ai conducenti delle autoambulanze e dei mezzi di soccorso anche per il recupero degli animali o di vigilanza zoofila.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti dovrà definire, con proprio decreto, i servizi urgenti di istituto che legittimano l'utilizzo di questi dispositivi, nonché "le condizioni alle quali il trasporto di un animale in gravi condizioni di salute può essere considerato in stato di necessità, anche se effettuato da privati", e la documentazione che deve essere esibita alle autorità di polizia stradale per i necessari controlli. Sullo "stato di necessità", l'ANMVI ha affidato una valutazione ai propri referenti che si occupano di medicina d'urgenza, suggerendo al Legislatore un corretto inquadramento dello stato emergenziale, che rientri sempre, pur nell'esigenza di indicare parametri di riferimento per il legislatore, nella valutazione professionale del medico veterinario.