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VETERINARI SSN, INTRALCIO PER AFFARI AGROMAFIA

VETERINARI SSN, INTRALCIO PER AFFARI AGROMAFIA
Sono tristemente note le conclusioni a cui porta il Rapporto Eurispes-Coldiretti sull'agromafia del nostro Paese. Ogni anno 51mld tolti al vero Made in Italy agroalimentare da una filiera mafiosa che fa delle attività agricole e zootecniche una formidabile fonte di guadagno. Per lucrare illecitamente vanno neutralizzati i controlli sanitari. E i medici veterinari che li svolgono. Nessuna Regione è esente dal fenomeno. L'Agromafia ha una penetrazione capillare nel sistema agroalimentare del Paese, notoriamente lucrosa per le mafie che sottraggono i prodotti alla filiera sanitaria e commerciale regolare.

Il rapporto Eurispes-Coldiretti presentato ieri spiega che il valore aggiunto complessivo del settore agroalimentare italiano, "in media 52,2 miliardi di euro su base annua nel quinquennio 2005-2009, rappresenta per la criminalita' un forte incentivo, sul piano della massimizzazione del profitto, all'investimento dei proventi delle attivita' illecite nei comparti dell'agricoltura, caccia e silvicoltura (valore aggiunto medio 26,2 miliardi di euro, 1,9% del Sistema Paese), dell'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (valore aggiunto medio 24,6 miliardi di euro, 1,8% del Sistema Paese), della pesca, piscicoltura e servizi connessi (valore aggiunto medio 1,4 miliardi di euro, 0,1% del Sistema Paese).

Eurispes e Coldiretti mettono inoltre in rilievo il fenomeno della sottrazione di risorse economiche importanti al vero Made in Italy agroalimentare: ogni anno "circa il 33% della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati, pari a 51 miliardi di euro di fatturato, derivano da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, in quanto la legislazione lo consente, nonostante in realta' esse possano provenire da qualsiasi parte del pianeta".

Nulla di nuovo- è il commento dell'ANMVI- ma sempre da denunciare dando la massima visibilità alla parte sana degli attori della filiera come i medici veterinari del SSN, che si trovano a dover contrastare- spesso da soli- pressioni, intimidazioni, violenze fisiche e psicologiche personali e familiari".

Se il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, chiede di inserire la sofisticazione tra i reati antimafia e dalla Procura di Torino Raffaele Guariniello rilancia l'idea di creare una procura nazionale contro le frodi alimentari, l'ANMVI risollecita l'attenzione delle autorità nazionali e regionali sui medici veterinari impegnati in compiti di ispezione e controllo, che - come emerso nel corso del convegno dedicato al tema in Calabria, a gennaio, alla presenza del magistrato Nicola Gratteri, sono sovraesposti e non possono più essere lasciati da soli.

Ciclicamente il problema dei veterinari vittime di comportamenti criminali balza all'attenzione dei media e delle istituzioni senza che vengano adottati i provvedimenti annunciati.

Ad oggi, si registra solo l'iniziativa della Regione Sardegna ha incluso i veterinari vittime di atti intimidatori, fra i beneficiari di indennizzi per atti ritorsivi subiti nell'esercizio delle proprie funzione.