• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

VETERINARI ARRESTATI PER ASSENTEISMO

VETERINARI ARRESTATI PER ASSENTEISMO
Sette veterinari e tre impiegati amministrativi dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia sono stati arrestati dai carabinieri perche' sorpresi mentre erano assenti ingiustificatamente dal posto di lavoro. Timbravano cartellini per otto persone contemporaneamente. Assenteisti pedinati da dicembre. Sette veterinari e tre impiegati amministrativi dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia sono stati arrestati dai carabinieri perche' sorpresi mentre erano assenti ingiustificatamente dal posto di lavoro. Tra loro c'e' anche il capogruppo del Pdl nel Comune di Vibo, Mario Mazzeo, di 61 anni, coinvolto nella sua qualita' di veterinario. Secondo quanto e' emerso dalle indagini, i dipendenti avevano l'abitudine di allontanarsi ogni giorno dal luogo di lavoro anche per ore.

Coinvolto anche personale amministrativo. Gli indagati in tutto sono 16, devono rispondere delle accuse di truffa aggravata e falsita' ideologica commessa dal pubblico ufficiale.

Due degli arrestati timbravano i cartellini per otto persone contemporaneamente.

Buona parte dei dipendenti (16 su 31) dell'ufficio del Servizio veterinario dell'Asp in altre faccende sarebbe stato affaccendato, fuorché quelle inerenti l'attività del Servizio. Proprio il suo malfunzionamento, più volte segnalato e denunciato, avrebbe fatto scattare la molla dell'inchiesta.

Da metà dicembre a ieri ogni movimento del personale dell'Ufficio pubblico è stato monitorato e anche filmato. Telecamere piazzate dagli investigatori dell'Arma all'interno del Servizio veterinario, infatti, hanno immortalato il cerimoniale del timbro dei cartellini marcatempo, passati a raffica, uno dietro l'altro, nella macchinetta ma sempre da una stessa mano. Mano che, di tanto in tanto, cambiava nel senso che il "lavoro" in questo caso sarebbe stato svolto a rotazione.

Ma, al di là delle operazioni interne, in circa due mesi di attività i carabinieri della Stazione avrebbero anche "annotato" fedelmente i movimenti di quei dipendenti che in ufficio non si sarebbero proprio fatti vedere ma che, al contrario, in giro per la città (per accompagnare i figli a scuola, per fare la spesa e per lo shopping) si sarebbero visti, mentre altri avrebbero dedicato le ore d'ufficio ad attività proprie: da quelle inerenti la sfera professionale a quelle all'aria libera, in particolare al mare, per seguire la ristrutturazione della casa estiva.
Anche in questo caso dietro ogni passo dei dipendenti "indipendenti" ce ne sarebbe stato un altro, quello degli investigatori.

E così si è andati avanti per circa due mesi sino a ieri, quando l'attività investigativa è sfociata nel blitz negli uffici, concretizzando, di fatto, l'operazione denominata "Zuzù". Un nome in codice strano ma che altro non è se non quello di un piccolo amico a quattro zampe. Infatti considerato che l'indagine è focalizzata sul settore veterinario si è pensato di rimanere in tema, facendo entrare in scena il piccolo Zuzù, un cagnolino di razza chihuahua, fedele amico del sostituto procuratore che ha avviato l'inchiesta.