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VENETO, ASL NON FANNO PIU’ ANTIRABBICA

VENETO, ASL NON FANNO PIU’ ANTIRABBICA
Essendo terminata la fase di emergenza, non è più necessario far ricorso ai Servizi Veterinari per l'antirabbica dei cani. La Regione Veneto avvisa che "il servizio offerto dagli ambulatori dei veterinari liberi professionisti garantisce le ordinarie attività di profilassi". Essendo terminata la fase di emergenza, non è più necessario far ricorso ai Servizi Veterinari per l'antirabbica dei cani. La Regione Veneto avvisa con propria nota alle ASL e agli Ordini Veterinari che "il servizio offerto dagli ambulatori dei veterinari liberi professionisti garantisce le ordinarie attività di profilassi".

A partire dal primo aprile non sono più applicabili le tariffe calmierate e dalla stessa data il mancato riscontro dell'avvenuta vaccinazione, attestata dal Modello 12, nei Comuni a rischio comporta l'applicazione di sanzioni amministrative. Il modello 12 deve essere firmato dal veterinario con applicata la fustella del vaccino somministrato o in alternativa l'applicazione della medesima con l'indicazione dell'avvenuta vaccinazione sul passaporto del cane.

Il 31 marzo si è infatti conclusa la campagna di vaccinazione antirabbica d'emergenza dei cani di proprietà residenti in alcuni Comuni del Veneto " a rischio rabbia". Ora la vaccinazione precontagio dei cani è obbligatoria per i cani che si recano, anche temporaneamente, nei territori a rischio. La vaccinazione deve essere effettuata almeno 21 giorni prima della movimentazione.

Allegati
pdf NOTA DELLA REGIONE VENETO.pdf