Al momento, la normativa europea prevede che i prodotti derivati da animali clonati - come carni e latte - devono essere sottoposti ad una autorizzazione preventiva in caso di vendita sul mercato comunitario. Ora gli Stati membri impongono una ulteriore autorizzazione per gli alimenti provenienti dalla prima generazione della loro discendenza. L'accordo raggiunto da 27 partner rischia di provocare un'alzata di scudi al Parlamento europeo che gia' nel 2008, a larghissima maggioranza, aveva detto no' alla pecora Dolly e alla sua progenie.
L'accordo prevede che i prodotti derivati da animali clonati - come carni e latte - devono essere sottoposti ad una autorizzazione preventiva in caso di vendita sul mercato comunitario, a maggioranza qualificata, da parte del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali o del Consiglio, con la stessa procedura seguita per gli organismi geneticamente modificati e previo parere favorevole dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA).