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STRUTTURE COMUNICANTI CON ATTIVITA’ COMMERCIALI

STRUTTURE COMUNICANTI CON ATTIVITA’ COMMERCIALI
Le strutture veterinarie autorizzate in Lombardia possono continuare a svolgere l'attività anche se i locali sono comunicanti con negozi o allevamenti. Ad alcune condizioni. Il chiarimento arriva dalla Regione su sollecitazione dell'Ordine dei Veterinari di Milano.

A febbraio di quest'anno l' Ordine dei Medici Veterinari di Milano aveva chiesto ai Servizi Veterinari della Regione Lombardia un chiarimento in merito al Decreto n. 14830 del 10 ottobre 2005, "Modifiche del D.D.U.O. n. 5403 del 13 aprile 2005, "Requisiti necessari e sufficienti delle strutture veterinarie pubbliche e private, aventi accesso al pubblico, ove si esercita la professione veterinaria sugli animali e/o su materiali biologici animali".

La richiesta dell'Ordine faceva seguito alle segnalazioni di medici veterinari liberi professionisti che svolgono la loro attività in locali comunicanti con attività commerciali e che, a parere del personale veterinario di vigilanza dell'A.S.L. Città di Milano non sarebbero in conformità con la normativa, malgrado fosse già stato permesso ai titolari di strutture veterinarie, già esistenti, di questa tipologia di proseguire la loro attività.

Ai primi di luglio è arrivata la risposta della Regione, a firma del Dirigente della U.O Veterinaria, Mario Astuti: le strutture veterinarie comunicanti con locali o impianti aventi finalità commerciali e/o artigianali e/o allevatoriali già in funzione alla data di entrata in vigore del decreto 5403 possono continuare a svolgere la propria attività fintanto che non ricorrano una o più delle seguenti condizioni: nuova ragione sociale, cambio di ragione sociale, trasformazione ovvero modifica della classificazione, opere di manutenzione straordinaria.