Al Corriere della Sera di oggi, il Sottosegretario dichiara di aver "aperto un'indagine affidata al capo del dipartimento di veterinaria per capire bene il contesto di questa storia". Sul caso di Sassari, Francesca Martini si dice cauta, ma non fa marcia indietro sulla eliminazione delle liste di cani: " mi sembra che si voglia utilizzare questa vicenda, ripeto tutta da accertare, per colpevolizzare le razze". E poi una dichiarazione finale: "Non è un caso che questo fatto sia avvenuto in Sardegna, una delle Regioni più problematiche sul rispetto dei livelli minimi del benessere degli animali".
Per il presidente del Pitbull Syndicate Italy, Salvatore Montemurro l'uccisione dell'anziana donna da parte di uno dei suoi tre cani nel suo appartamento a Sassari segue una dinamica ''tutta da verificare''. ''E' strano che, dopo 20 anni in cui non si e' registrato nessun morto per colpa di pitbull, nel giro di due mesi un pitbull faccia un'altra vittima'' dopo la donna uccisa a Pontecagnano in provincia di Salerno il 6 maggio scorso. ''In quell'occasione - ha detto Montemurro - abbiamo verificato che si tratto' di un pitbull ma in questo caso bisogna vedere''. ''Risulta infatti che i tre cani in possesso della signora - ha dichiarato Montemurro all'ANSA- non siano di razza pura, uno e' un maremmano mentre gli altri due sembrerebbero di due incroci rassimilabili a cani potenzialmente pericolosi, con orecchie e pelo corti''. Da considerare anche, ha affermato Montemurro che segue stabilmente 10 allevatori in tutta Italia ''che la razza pitbull e' in forte crisi numerica, il che significa che questi cani vanno in mano di appassionati e dunque di esperti''. Quindi la diffusione e' sempre piu' scarsa ''soprattutto in Sardegna dove non esistono allevamenti di pitbull e le spedizioni sono difficili e costose''. Da considerare anche che i pitbull ''sono cani - ha spiegato Montemurro - che non convivono con altri cani, a stento possono stare in coppia, figuriamoci se possono stare con altri meticci''. ''Una contraddizione in termini - ha precisato Montemurro - tale da escludere, in questo nuovo caso, la responsabilita' di un pitbull''. Tanto piu', ha concluso Montemurro che ''a fronte della diminuzione del 70% di diffusione dei pitbull c'e' una crescita dell'american staffordshire, una superselezione dei pitbull''.