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STUDIO DI SETTORE, CHIESTA LA PROROGA DEL TK22U

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All’inizio dello scorso anno, con gli Uffici preposti, erano state concordate alcune modifiche relative alle variabili che incidevano sul prototipo dello Studio di Settore relativo ai Veterinari, e con la fine del 2006 è terminato il periodo di monitoraggio. Ma il TK22U non può ancora essere considerato pronto al debutto. Le nuove regole dei servizi professionali, introdotte con la Legge Bersani ( abolizione delle tariffe minime obbligatorie), incidono sulle valutazioni economico-fiscali della veterinaria come di tutte le altre professionalità interessate dalle liberalizzazioni. Per questo, il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, ha scritto all’Agenzia delle Entrate chiedendo una proroga per il TK22U sulla scia di quanto già accordato ad altre categorie professionali. Scrive Penocchio:“ L’abbattimento dei minimi tariffari, anche se istituiti con la sola previsione di natura deontologica, potrebbe determinare la presenza di situazioni paradossali anche all'interno della stessa area geografica. Potremmo infatti assistere a realtà professionali che, pur inserite nello stesso cluster, potrebbero presentare diversità tali da determinare congruità in un caso e non congruità nell’altro. Potremmo invero accertare il fenomeno che strutture sanitarie con lo stesso volume di interventi professionali, avendo scelto di abbattere i prezzi che, come detto, non sono più vigilati dall’Ordine Provinciale, non riusciranno più a rimanere nel range della congruità e della coerenza”. La FNOVI ha quindi chiesto all’Agenzia delle Entrate di verificare gli aggiustamenti introdotti nel TK22U. E le novità – spiega una nota della Federazione- riguardano proprio la modifica, nell’ultima versione, dello studio della metodologia del calcolo dei compensi. È abbandonato infatti il criterio per cui la congruità delle entrate del professionista si basa anche sull’incidenza dei costi dei beni strumentali e viene introdotto il criterio del numero degli incarichi retribuiti nell’esercizio ed incassati”.