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GERMANIA:GATTI IN CASA, MUSERUOLA A CANI

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Il ministero dell'Agricoltura tedesco ha rivolto un invito alla popolazione a tenere in casa anche i gatti, almeno nelle zone a rischio. ''I gatti nelle zone di protezione devono essere tenuti in casa, per quanto e' possibile'' ha dichiarato ieri ai giornalisti la portavoce del ministero dell'Agricoltura tedesco, Ulrike Hinrichs. Anche uno stretto contatto con essi andrebbe evitato, ha detto la portavoce dopo che sull'isola di Ruegen per la prima volta in Germania e' stato accertato in un mammifero, un gatto, la presenza del virus dell'influenza aviaria H5n1. ''Al momento le zone di protezione esistono in diverse regioni della Germania'' ha detto la portavoce, invitando comunque a non farsi prendere dal panico, in quanto non e' neanche chiaro se il virus H5n1 appena accertato sul gatto sia del tipo pericoloso per gli esseri umani. Il gatto di Ruegen in Germania settentrionale era un animale molto schivo, abituato a vivere in liberta' nella natura senza contatti con esseri umani, secondo la testimonianza di una portavoce del comitato di crisi a Schwerin, capoluogo della regione dove e' avvenuto il ritrovamento. Il padrone del gatto e' stato già esaminato, ma non presenta nessun sintomo di malattia. A Berlino intanto e' stato convocato il comitato nazionale di crisi che attraverso una teleconferenza con i ministri regionali dell'Agricoltura studiera' possibili nuove misure per contenere i rischi. In Baden-Wuerttemberg e Baviera, dove sono stati trovati ieri i primi casi di volatili selvaggi infetti, le autorita' hanno consigliato di tenere i gatti in casa, se possibile senza contatti troppo stretti con gli umani, e anche di portare a spasso i cani con il guinzaglio e se necessario anche con la museruola, per evitare che mangino qualche possibile fonte di contagio. Il direttore dell'Istituto nazionale della sanita' tedesco, Reinhard Kurt, e' comunque convinto che nel caso del gatto di Ruegen si tratti del ceppo asiatico del virus H5n1, quello molto pericoloso anche per gli esseri umani. ''Noi partiamo dal presupposto che si non puo' essere altro che la forma asiatica del virus'' ha detto Kurt alla televisione pubblica tedesca. (ANSA).