Sta rallentando la sua corsa il nuovo regolamento per l'accesso alle professioni predisposto dal Sottosegretario al Miur, Maria Grazia Siliquini. Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri in via preliminare il 22 dicembre è ora al Consiglio di Stato per il parere di rito prima di tornare a Palazzo Chigi per l'approvazione definitiva. Il problema, non previsto, è che i giudici di Palazzo Spada hanno deciso di prendere tempo in quanto sembra che abbiano bisogno di ulteriori chiarimenti. Si fa quindi strada l'ipotesi che il CdS abbia intenzione di convocare il Ministro dell'istruzione, università e ricerca che ha messo a punto lo schema di decreto per chiarire alcuni passaggi. Tenendo conto che lo schema di Dpr è molto corposo, interessa oltre 20 professioni e tocca aspetti molto delicati, può essere logico che i giudici abbiano bisogno di ulteriori informazioni ma il timore è che i problemi possano derivare da uno sforamento delle competenze del ministero a seguito della riforma costituzionale del 2001. Il nuovo articolo 117 ha ridisegnato i confini fra Stato e Regioni in materia di professioni. Se dovesse essere vera questa ultima ipotesi sarebbe possibile pensare ad una revisione totale del testo da parte del ministero con il rischio reale che tutto debba essere rinviato al prossimo Governo. ( ItaliaOggi, martedì 24 gennaio)
