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ANAGRAFE EQUINA, RISCRITTO IL DECRETO

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Dietrofront in Conferenza Stato Regioni sull’applicazione del microchip agli equidi: il nuovo schema di decreto Linee guida e principi per l’organizzazione e gestione dell’anagrafe equina da parte dell’UNIRE così come riscritto la scorsa settimana dai gruppi tecnici della Conferenza, non affida più ad “operatori specializzati” l’identificazione dell’animale. Il dispositivo elettronico sarà “inoculato” con le modalità stabilite da un successivo Manuale operativo emanato dal Ministero delle Politiche Agricole di concerto con il Ministero della Salute. Viene così eliminato dallo schema di decreto un passaggio che avrebbe avuto gravi ripercussioni sulle competenze veterinarie e che avrebbe potuto rappresentare un grave precedente normativo: l’inoculazione del microchip è un atto sanitario e come tale non poteva essere affidato ad operatori laici. In tal senso l’ANMVI aveva interessato i Ministeri competenti e i responsabili regionali, aveva coinvolto la FNOVI e minacciato di impugnare il provvedimento per abuso di professione. “Abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte del MInistero della Salute – afferma il Consigliere dell’ANMVI Sandro Barbacini, ippiatra e Past President della SIVE- e adesso abbiamo un testo che rafforza la valenza sanitaria dell’anagrafe equina dando più peso al nostro Dicastero. I tempi sono piuttosto ambiziosi e ravvicinati, ma il nostro settore aspetta questo provvedimento da molto e non c’è ragione di darsi tempi più lunghi. Tanto più che gli aspetti sanitari e quelli più delicati per la nostra professione sono rimandati a specifici provvedimenti sui quali contiamo di poter lavorare con il Ministero della Salute”. Si prevede la piena operatività del decreto a partire dal 1 gennaio 2007. Un Comitato tecnico di coordinamento si occuperà di aggiornare le linee guida alla luce dell’evoluzione normativa comunitaria nazionale. Il Comitato sarà composto da rappresentanti di Mipaf, MinSal, Regioni, AIA e UNIRE.