Dopo la prima udienza del 16 novembre 2004 in merito alla causa relativa alla valutazione della compatibilità dell'IRAP con la VI direttiva IVA della Ue, si prevedeva una decisione entro i primi mesi del 2005. I tempi sono tuttavia destinati ad allungarsi in quanto lo Stato italiano ha ritenuto di depositare, dopo la prima udienza, ulteriore documentazione a sostegno della tesi che giustifica la compatibilità del tributo italiano con l'IVA. In conseguenza della presentazione di questa nuova documentazione la parte ricorrente ha il diritto di una ulteriore replica attraverso una nota che dovrà essere depositata entro il 24 febbraio. I tempi per la conclusione dell'avvocato generale della Corte, quindi, si allungano e, di conseguenza, anche quelli dei giudici che dovranno decidere. Forse la sentenza potrà arrivare a maggio e non è certo se i contribuenti faranno in tempo a tener conto della posizione espressa dalla Corte di giustizia UE nella dichiarazione dei redditi riferita al 2004 ed acconto per il 2005. In attesa di questa decisione che secondo gli esperti dovrebbe essere di netta bocciatura dell'IRAP conviene, nel frattempo, presentare domanda di rimborso per le somme già versate. ( fonte: Italia Oggi)
