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ESOTICI, TRAFFICO ILLEGALE VIA WEB

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È internet la nuova frontiera del commercio illegale. Per ogni specie esotica, spesso in via di estinzione, si trova una chat room dove trafficanti e clienti si contattano. Il giro d'affari di questo mercato mondiale ha intanto raggiunto dimensioni record: tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari l'anno. L'annuncio su un mercatino online sudamericano segnala semplicemente una vendita «de animales exoticos» e un indirizzo email da contattare. Basta un messaggio, qualche giorno di attesa e, in risposta, arriva la lista. In questo caso si tratta di scimmie (l'interlocutore si dichiara «amante de estos animales»): il pezzo forte è un saimiri, la scimmia scoiattolo, fra i primati a più alto rischio di estinzione del Centro America. Prezzo: 4.500 euro.
Con la stessa cifra ci si può far spedire un kinkajou, mammifero della famiglia dei procioni, anch'esso a rischio. Oppure, per 2 mila euro, un tamarino di Edipo, piccola e minacciata scimmietta. Nei successivi scambi di email si riesce a sapere che il pagamento avviene tramite bonifico, ma non c'è risposta sulla nazione di provenienza degli animali.
«Difficile fare stime, ma negli ultimi anni si è assistito a un moltiplicarsi di annunci sul web. Un vero boom del traffico illegale online, confermato anche dall'aumento dell'uso del canale postale per la spedizione degli animali stessi, segno di una trattativa che è avvenuta per via diretta, proprio su internet» sostiene Massimiliano Rocco, responsabile per il Wwf Italia della Traffic, rete di monitoraggio internazionale di questo fenomeno. E John Webb, alto funzionario del dipartimento di Giustizia americano, aggiunge: «Si può trovare una chat praticamente per qualunque specie animale o vegetale. Sono spazi virtuali dove le persone si incontrano, per trasferirsi altrove online e accordarsi su attività illegali».
«Su internet domanda e offerta viaggiano velocemente. Spesso gli animali vengono presentati, ma è falso, come nati in cattività» afferma Rocco. «Basta poco e ti arrivano per email proposte di animali in estinzione. Centinaia di euro per i pappagalli grigi o per un'amazzone dalla fronte azzurra, decine di migliaia di euro per i più rari cacatua delle palme o per amazzoni dalle isole caraibiche o, ancora, per la rarissima ara di Lear». (fonte: Panorama)