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COMPORTAMENTO: EMPATIA E SIMPATIA

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”La profonda relazione affettiva che si crea tra il cane e l’essere umano può essere alla base di alcune patologie del comportamento. Nel momento in cui il proprietario viene a mancare, il cane può andare incontro ad uno stato depressivo acuto caratterizzato da apatia, anoressia e ipersonnia. In questo caso è necessario che il Medico Veterinario prenda in cura l’animale poiché rapidamente potrebbe sopraggiungere la morte. Il cane può andare incontro ad uno stato ansioso di tipo ansia intermittente o permanente quando la relazione con il gruppo famigliare si modifica così come accade in seguito ad una separazione in famiglia. Il vomito, i vocalizzi eccessivi, le minzioni effettuate in luogo inappropriato sono sintomi del “disagio” provato dall’animale in queste situazioni”. Dopo il caso di Terni, quello della cagnolina morta poche ore prima del suo proprietario da tempo ammalato, l’ANMVI ha diramato un comunicato, curato da Sabrina Giussani(SISCA) , nel quale si approfondisce il rapporto fra proprietario e cane e si chiariscono i concetti di “ empatia” e “simpatia”. ”Per empatia si intende la capacità di immedesimarsi in un’altra persona fino a coglierne i pensieri e gli stati d’animo tanto da permettere di valutare il significato che la situazione che evoca l’emozione riveste per l’altro.Per simpatia, invece, il sentimento connesso alla partecipazione e alla comunicazione degli stati affettivi facendoci un’idea di ciò che gli altri sentono.E’ evidente quindi che questi concetti sono difficilmente applicabili al cane sia per il tipo di relazione che questo instaura con gli esseri umani sia per il suo assetto cognitivo”. In conclusione, il comunicato aggiunge che ” la personalità del proprietario e i suoi eventuali problemi psicologici non sono di per sé responsabili dell’apparizione nell’animale di malattie del comportamento”.