Troppi provider senza qualità. La Commissione ministeriale per l’ECM vuol vederci più chiaro e impegnare i fornitori di attività formativa a garantire i requisiti minimi di qualità. “La Commissione ha preso atto che sono sempre più presenti nel sistema soggetti che si sono improvvisati organizzatori di attività formativa ma che sono privi delle necessarie competenze tecniche, scientifiche ed organizzative”- riferisce il Commissario per la Veterinaria Gaetano Penocchio nella sua relazione pubblicata al sito del Progresso Veterinario. Nella seduta di ieri, la Commissione ha quindi ritenuto necessario richiedere ai provider di autocertificare il possesso di requisiti che dimostrino la loro qualificazione e capacità organizzativa. In attesa di arrivare all'accreditamento dei provider, la Commissione ha ritenuto di avviare un sistema di verifiche e controlli da parte di "osservatori esperti nella formazione" con costi a carico del provider.
All’ordine del giorno della seduta di ieri anche gli eventi sulle medicine non convenzionali, recentemente sospesi da ogni forma di accredito e mantenuti in stallo. La Commissione si è richiamata agli obiettivi formativi di interesse generale, fra i quali è prevista la “valutazione dei fondamenti scientifici e dell'efficacia delle medicine alternative o non convenzionali" e ha deliberato di acquisire il parere del Consiglio Superiore di Sanità. “Non rientrano in questa valutazione – precisa Penocchio- l'agopuntura (che è tecnica) e la fitoterapia (che non è una MNC)".