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UNIVERSITARI: ALBO OBBLIGATORIO

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A maggio di quest’anno l'ENPAV e la FNOVI avevano riproposto al Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, la questione dell’obbligo di iscrizione all' Albo professionale dei Docenti universitari laureati in Medicina Veterinaria. Il Ministero condividendo il parere già espresso sull'argomento dal Consiglio di Stato, ha confermato l'obbligo di iscrizione. Nel testo della nota ENPAV-FNOVI, indirizzata dal Ministero a tutte le Università, sedi di Facoltà di Medicina Veterinaria, si legge: “ l’iscrizione all’Albo ha la specifica funzione di garantire l’interesse dei potenziali utenti delle prestazioni professionali, indipendentemente dalla condizione lavorativa del prestatore d’opera. D’altra parte non è pensabile limitare la tutela dell’interesse pubblico al solo momento della selezione che viene effettuata con gli esami di abilitazione, in quanto l’attività svolta da un professionista rappresenta l’estrinsecazione e l’applicazione delle capacità professionali possedute, indipendentemente dalla condizione lavorativa in cui essa è esercitata. L’interesse della collettività deve quindi essere ugualmente tutelato non solo all’atto dell’ingresso del professionista nel mondo del lavoro, ma in ogni manifestazione della sua attività. A questa tutela sono preposti gli Ordini che, oltre a verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per l’iscrizione agli Albi, hanno il precipuo compito di accertare la permanenza dei requisiti di accesso, la capacità e la correttezza professionale dei propri iscritti. Nonostante sia chiaro ed inequivocabilmente riconosciuto l’obbligo di iscrizione, continuano a pervenire segnalazioni della presenza nelle Facoltà di Medicina Veterinaria di numerosi Docenti che non risultano iscritti agli Albi professionali. Per quanto sopra esposto, si può senz’altro affermare che la condizione di tali Docenti integri la fattispecie del reato di esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), coinvolgendo in gravi responsabilità le stesse Università. Fortemente lesi da tale inottemperanza sono anche gli interessi patrimoniali dell’ENPAV, giacché, a norma della disciplina vigente, sono obbligatoriamente iscritti all’Ente di previdenza i Veterinari iscritti agli Albi professionali. Dal che l’interesse dell’ENPAV, affinché l’obbligo di legge dell’iscrizione all’Albo sia effettivamente osservato anche dai laureati in medicina veterinaria.. Il Ministero dell’Università ha quindi scritto a luglio a tutti i rettori delle università, nelle sedi delle facoltà di veterinaria, richiamando l’obbligo di iscrizione all’Albo, come peraltro stabilito anche dal Consiglio di Stato.