E’ la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari a dirlo, in una risposta prodotta per la FNOVI che aveva chiesto chiarimenti.
All’origine del quesito, il problema sollevato dalla SIVE nei mesi scorsi, in seguito alla necessità per gli ippiatri di approvvigionamento del Prascend. “E evidente dunque- si legge sul portale della Federazione- che si tratti di un acquisto circostanziato al rispetto dell’uso a cascata degli articoli citati, per singoli casi volti ad evitare sofferenza, con puntale registrazione, per animali da reddito, non solo sul registro dei trattamenti ma anche sul registro dell’uso in deroga del veterinario per questa tipologia di animali”. Il Ministero della Salute risponde sia sulle fonti di informazione (GURI) che sull’impegno in atto ad implementarle (Banca Dati Nazionale, in progress), che sulle modalità di approvvigionamento.
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