• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

SESSIONE PROFESSIONALE SIVAR ANMVI

Presto una base normativa per la ricetta elettronica

Presto una base normativa per la ricetta elettronica
Positiva, inevitabile, necessaria e anche urgente. Queste le valutazioni sulla ricetta elettronica della platea SIVAR, che questa mattina è 'entrata' nella piattaforma informatica in via di sperimentazione. Allo studio, modifiche del D.Lvo 193/2006 per darle basi normative. Il futuro: renderla obbligatoria. Anche negli animali da compagnia.
Folla di Medici Veterinari alla sessione professionale sulla ricetta elettronica veterinaria, che si è svolta questa mattina nella Sala Oro di Palazzo Trecchi. La seconda giornata del 18° Congresso SIVAR ha dedicato una sala congressuale alla sperimentazione in corso, presentata dai protagonisti: IZS di Teramo, Regione Lombardia, Ministero della Salute e i liberi professionisti che partecipano al testing della piattaforma.
Introdotti dal Presidente della SIVAR Daniele Gallo, e moderati dal Vicepresidente ANMVI Marco Colombo, gli interventi in programma sono stati seguiti con attenzione e vivo interesse da una platea a maggioranza libero professionale, ma partecipata anche da Veterinari Pubblici, aziende e addetti del settore.

Ha aperto i lavori la dottoressa Loredana Candela (Ufficio VII-DGSAF, Ministero della Salute) con un excursus sui processi di informatizzazione in campo veterinario,  partendo dal sistema Tracciavet per arrivare alla ricetta elettronica veterinaria, una evoluzione sintetizzata dalla dirigente ministeriale con una citazione attribuita a Lord William Thomson: "To measure is to know. If you cannot measure it you cannot improve it".
Conoscere il reale uso del farmaco è l'obiettivo complessivo della sperimentazione in atto, che - dopo una lunga fase di testing - sta prendendo forma per arrivare, puntuale, alla scadenza del 2017 ed entrare nel Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018. "Stiamo andando bene"- ha dichiarato Candela- prefigurando una prossima fase che comprenderà: il confronto con le esperienze di altre Regioni (al momento sono in pista Lombardia e Abruzzo), un maggior numero di allevamenti, l'aggiunta dei farmacisti, l'estensione ai mangimi medicati e ad altri sistemi informativi.

Il consolidamento normativo della ricetta veterinaria elettronica- ad oggi mancante sia in ambito nazionale che comunitario- arriverà con modifiche al decreto legislativo 193/2006, attualmente in fase di studio, per dare una base legislativa a Tracciavet e dare anche indicazioni sulle modalità di emissione della ricetta veterinaria, prevedendo una fase transitoria di coesistenza del modello cartaceo con quello elettronico, fino al definitivo approdo digitale.

Dati certi e chiari- La ricetta elettronica veterinaria rientra nei processi di informatizzazione indicati anche dall'OIE; per il Ministero della Salute significa disporre di dati certi e chiari. Dell'attuale difficoltà di lettura e di interpretazione dei dati che attualmente vengono trasmessi al Ministero della Salute ha parlato anche Antonio Vitali (UO Regione Lombardia) che insieme a Marco Secone (Sistemi informativi IZSAM) ha permesso alla platea della SIVAR di conoscere da vicino la sperimentazione in corso. La certezza del dato, ha spiegato Vitali, si ripercuote favorevolmente anche sui criteri dei controlli che potranno essere ricollegabili ad una categorizzazione del rischio più aderente alla situazione reale. Per i veterinari liberi-professionisti si tratterà di un processo semplificatore, basato su "una sola tipologia unica di ricetta", in un contesto informaticamente controllato che ridurrà anche gli errori formali. La piattaforma, inoltre, si pone anche come uno strumento di autoanalisi dell'attività prescrittiva e dei trattamenti negli allevamenti di riferimento del singolo professionista che potrà estrarre i dati inseriti per elaborarli in chiave gestionale e sanitaria.

"Una via senza ritorno"- La piattaforma sperimentale presentata da Secone vede la partecipazione attiva di liberi professionisti. "Io mi trovo bene"- ha dichiarato il Vicepresidente SIVAR Mino Tolasi- che ha testimoniato la sua esperienza di testing per la quale ha coinvolto un numero rappresentativo di allevatori nella sperimentazione in corso. Simulazioni di impiego della piattaforma sono state presentate da Mario Facchi (Consigliere SIVAR), anch'egli fra i liberi professionisti coinvolti nella sperimentazione che presentato in diretta esempi di prescrizione informatizzata.
Quella della ricetta elettronica "è una via senza ritorno, fare resistenza sarebbe come chiedere di abolire le auto per abolire gli incidenti stradali" ha concluso Tolasi, confortato da una platea dalla quale sono arrivate parole di espresso apprezzamento per quanto realizzato da IZSAM e Regione Lombardia. "In tutto questo sono i liberi professionisti ad avere un ruolo centrale" - ha detto il Presidente della SIMEVEP Antonio Sorice, portando il sostegno della Veterinaria Pubblica all'evoluzione in corso.

Qual è il futuro? "Il futuro è rendere obbligatoria la ricetta elettronica"- ha risposto il Direttore Generale Silvio Borrello. Sfumata la corsia parlamentare del DDL Lorenzin dopo lo stralcio degli articoli dedicati alla veterinaria, "c'è l'impegno dell'ufficio legislativo e del Ministro stesso". Ad oggi, "non esiste uno strumento legislativo che lo imponga ma stiamo lavorando su questo".
Il Direttore Borrello ha ricordato che il Ministro Lorenzin ha speso l'iniziativa della ricetta elettronica veterinaria nelle sedi internazionali, anche all'ultimo consiglio dei ministri della salute a Bruxelles  e alla confernza dei ministri dell'AIA sull'antibiotico-resistenza l'iniziativa italiana è stata accolta con favore. L'Italia è "un Paese battistrada in Europa"- ha detto il Direttore Generale, enfatizzando il ruolo di riferimento dell'Italia nella sanità animale nei contesti internazionali. Anche gli allevatori comprendano- ha auspicato il Direttore Generale- che questi strumenti di utilizzo del farmaco  unitamente alla biosicurezza portano al miglioramento delle produzioni e una riduzione dei costi. Nel frattempo, " abbiamo bisogno del maggior consenso e della la maggiore adesione da parte di tutti, senza escludere le prescrizioni per i piccoli animali".

I problemi di connessione on line- "Si va avanti anche con l'informatizzazione del Modello V"- ha assicurato Borrello, malgrado alcune resistenze messe in relazione alla scarsa copertura digitale di alcuni territori. Si tratta di difficoltà di connessione, sollevate anche in relazione alla ricetta elettronica, ma- ha detto Borrello " Su questo possiamo trovare soluzioni, purchè non a scapito dell'evouzione in atto".  D'altra parte- come mostrato da Marco Secone- la piattaforma della ricetta elettronica prevede modalità di impiego anche off line con la possibilità di utilizzare dispositivi mobili e di ovviare a temporanee assenze del segnale Internet.

La ricetta è atto medico veterinario- La difesa della professione veterinaria passa per la responsabilità. Il cosiddetto veterinario prescrittore "non lo chiamerei veterinario"- ha detto Borrello sottolineando l'importanza di una consapevolezza responsabile. Noi abbiamo sempre detto che l'emissione della ricetta è un atto medico: anamnesi, una visita clinica e una diagnosi alla base della prescrizione". Per difendere la professione da altre figure, "il sistema deve girare appieno"- ha dichiarato.

Quanto al Veterinario Aziendale, "come Ministero noi ci crediamo tantissimo"- ha detto Borrello- " Eravamo arrivati quasi alla chiusura del documento poi c'è stato un altolà delle associazioni agricole che non avevano forse capito bene quali potevano essere i vantaggi per loro, pensavano che con il Veterinario Aziendale non si volesse far altro che andare a mettere il naso nei loro dati. A noi interessa avere un punto di riferimento tra l'autorità competente e l'allevatore. Questo è il futuro"- ha concluso.

La sperimentazione è partita a settembre del 2015. Dagli interventi in sala e dalle risposte ad un questionario consultivo proposto ai partecipanti, la sperimentazione presentata questa mattina risulta promossa a pieni voti. Il giudizio che è emerso dal questionario è che la ricetta elettronica veterinaria sia positiva, inevitabile, necessaria e urgente. Il coinvolgimento attivo dei liberi professionisti non dovrà venir meno- ha chiosato Colombo incoraggiando un approccio all'occorrenza critico ma sempre consapevole e responsabile.

Un lungo applauso ai relatori ha congedato i 150 convenuti che fino a domani proseguiranno nell'aggiornamento scientifico proposto dal 18° Congresso SIVAR.