Il numero dei ministeri giunge cosi' a 13, con un tetto per tutti i componenti del governo fissato a 63 unita'. Al nuovo ministero della Salute e' demandato il coordinamento del sistema sanitario nazionale e l'indirizzo e il coordinamento delle attivita' regionali, anche se "di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze per tutti i profili di carattere finanziario". Il ministero del Welfare, retto da Maurizio Sacconi, rimane con la denominazione "Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali".
Dal 13 dicembre, ovunque ricorra, la denominazione ufficiale sarà "Ministero della Salute". Da quella data, al Ministero di Lungo Tevere Ripa sono ritrasferite, con le relative risorse finanziarie strumentali e di personale, le funzioni gia' attribuite al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
La novità è il "concerto" con il Ministero dell'Economia che mette le politiche sanitarie in più stretta relazione con i profili finanziari della spesa pubblica sanitaria. Con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e sentiti i Ministri interessati, si procederà all'immediata individuazione, in via provvisoria, del contingente minimo degli uffici strumentali e di diretta collaborazione dei Ministeri interessati dal riordino, garantendo in ogni caso l'invarianza della spesa; si individueranno inoltre individuati gli ambiti e i modelli organizzativi volti a realizzare sinergie e conseguire risparmi nel triennio 2010-2012 per un importo non inferiore a 100 milioni di euro.