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FVE: COLLEGE EUROPEO SUL BENESSERE ANIMALE

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La FVE sostiene i Balcani nella non facile sfida per il benessere animale: come aiutare proprietari, media e gli stessi veterinari a sviluppare la cultura del benessere animale? Se ne è parlato all’ultima riunione della FVE, organizzata ai primi di settembre presso la facoltà di veterinaria di Belgrado insieme alla DG Enlargement (TAIEX). Oltre 100 partecipanti da tutti i Paesi dell’Est hanno contribuito ai lavori per aiutare i Balcani a familiarizzare con la legislazione europea in materia di benessere animale e ad affrontare la sfida dell’applicazione degli stessi principi e dei criteri di controllo. In questa occasione, Nancy De Briyne ( FVE Deputy Executive Director) ha lanciato la proposta di creare un European College of Animal Welfare nell’ambito dell’ EBVS, the European Board of Veterinary Specialisation. Il Professor John Webster (University of Bristol, U.K.) ha sostenuto la necessità di inserire fin dal primo anno della formazione accademica il tema del benessere animale in tutti i settori della professione veterinaria, dagli animali da reddito a quelli d’affezione.
I partecipanti sono stati concordi nell’affermare che una formazione al benessere animale debba essere prevista anche nelle facoltà di agraria e che i proprietari di pets, specialmente i bambini, siano educati al rispetto dell’animale. La FVE ha invitato relatori della DG SANCO (Food and Veterinary Office - FVO), del Consiglio Europeo e dello Eurogroup for Animal Welfare. Hanno presenziato il Ministro dell’Agricoltura tedesco, docenti dell’Università di Bristol e rappresentanti dell’industria farmaceutica. Gordana Blitva, veterinario serbo, libero professionista: “ il benessere animale pone la stessa sfida a tutti i Paesi: da un lato i cittadini hanno bisogno di essere più informati e di ricevere queste informazioni d quella fonte preferenziale che è data dal l veterinario, d’altro canto il benessere animale non fa ancora parte della domanda di formazione espressa dal settore veterinario. Questa conferenza ha il merito di innalzare questa consapevolezza nella professione veterinaria di questa regione”. Sul problema del randagismo nei paesi dell’Est, Blitva ha proposto che sia il Consiglio d’Europa a farsi carico di sviluppare una strategia di lotta. Nei Balcani la legislazione in materia è molto recente o non esiste affatto. Tuttavia è essenziale rafforzare l’esistente e favorire la cooperazione europea per armonizzare gli sforzi normativi fra i paesi dell’area.