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MICOTIL, INTERVENTI ANMVI E FNOVI

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Dal 23 giugno la Commissione Europea ha deciso di rafforzare e armonizzare le regole del suo utilizzo in tutta Europa a partire dalle restrizioni d'uso: in futuro il Micotil potrà essere dispensato solo con prescrizione medico-veterinaria e potrà essere gestito esclusivamente da medici veterinari. "La decisione della Commissione Europea - ha commentato il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti nel comunicato stampa diffuso dall’Associazione- è apprezzabile nel merito e nel principio. Non solo si aumenteranno le avvertenze di sicurezza per il medico veterinario somministratore, ma si afferma il principio della esclusiva pertinenza del medico veterinario in materia di gestione del farmaco veterinario. La vicenda - continua Scotti- impone una riflessione ad ampio raggio sui rischi che il farmaco veterinario può comportare se lasciato nelle mani di operatori non qualificati. Ne va della tutela delle persone e degli animali stessi, ai quali si nega il diritto a ricevere un trattamento sanitario competente sia sotto il profilo del loro benessere che dell'efficacia della cura. E' una lezione da estendere a tutti i farmaci impiegati in zootecnia, un settore dove la competenza veterinaria è garanzia per gli animali produttori di alimenti e per il cittadino-consumatore". Apprezzamento è stato espresso anche dalla FNOVI che però va oltre e si chiede come sarà possibile la gestione corretta del farmaco e delle sue scorte. “L’unica via ipotizzabile- dichiara il Presidente della Federazione, Gaetano Penocchio - è la cessione esclusiva del Micotil al medico veterinario. Siamo sempre più convinti che la responsabilizzazione del medico veterinario sia la strada per arrivare ad un uso corretto e consapevole del farmaco. La nuova figura del veterinario aziendale che rappresenterà il livello di direzione sanitaria in allevamento, potrà farsi carico e risolvere (rilevandone la responsabilità) altre situazioni che riguardano il farmaco oggi in discussione; si pensi per esempio alle difficoltà conseguenti al divieto di detenere scorte di farmaci ad uso orale con la conseguente impossibilità di intervento in occasione di patologie di massa in allevamenti intensivi nelle giornate di sabato e domenica e grave pregiudizio per il benessere e la salute degli animali allevati”.