Sara' lanciato entro un mese un centro di controllo e gestione della crisi legata all'influenza aviaria voluto dalla Food and Agriculture Organization (FAO) e dalla Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) e denominato 'FAO/OIE Crisis Management Center'. Lo ha riferito Ron DeHaven del Department of Agriculture s (USDA) Animal and Plant Health Inspection Service (APHIS) statunitense nel corso di una conferenza stampa a conclusione di un incontro con esponenti della FAO. La USDA, ha aggiunto DeHaven, si e' impegnata per un finanziamento di 4,2 milioni di dollari per supportare il FAO/OIE Crisis Management Center, che sara' lanciato entro un mese con uno staff di oltre 40 persone, con base alla FAO di Roma e che a regime, entro otto mesi, vedra' coinvolti fino a 60 operatori con la proiezione di un budget triennale di 28 milioni di dollari. Il FAO/OIE Crisis Management Center, ha spiegato Dennis Carroll, Senior Infectious Diseases Advisor, Bureau for Global Health della USAID, servira' per tenere sotto controllo la diffusione dell'influenza aviaria negli animali dei vari paesi del mondo e inviera' esperti nei paesi dove sara' rilevata la presenza di uccelli infetti. Ad oggi ci sono state poche infezioni sull uomo e tutte dovute a stretto contatto con animali infetti, ha dichiarato Carroll; per evitare che il virus si diffonda e che muti divenendo pandemico, l'importante e' limitare al massimo il carico del virus negli animali, domestici e non. L'attivita' di controllo e' necessaria sul mercato del pollame per evitare che siano trasportati e commercializzati da un paese all'altro polli infetti, a livello dell'avifauna selvatica vanno attivate attente attivita' di monitoraggio. Per la popolazione, ha concluso Carroll, rimangono validi i consigli di sempre: e' sufficiente rispettare le normali norme igieniche, non toccare uccelli selvatici, cuocere la carne di pollo. Per coloro che vivono a stretto contatto col pollame, soprattutto in paesi poveri come l'Africa, servono immediate campagne informative sul pericolo. Il centro di controllo aiutera' i singoli paesi a far fronte a queste stringenti attivita' preventive perché, ha concluso Carroll, la prevenzione e' oggi la principale arma a disposizione contro una pandemia e piu' il virus circola tra gli animali piu' si fa alta la probabilita' che muti divenendo pandemico. (ANSA)