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H5N1, OIE CONFERMA: IL GATTO NON C'ENTRA

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L'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (Oie) e l'Organizzazione dell'ONU per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao) confermano in un comunicato del 13 aprile che ''le specie animali che hanno un ruolo nella trasmissione e diffusione del virus altamente patogeno dell' influenza aviaria H5N1 sono essenzialmente i volatili domestici e selvatici''. Sebbene circa cinquanta specie diverse di volatili non domestici si siano rivelate ricettive all'infezione, dai dati epidemiologici attualmente disponibili, sembrerebbe che tra i volatili selvatici coinvolti nella diffusione transfrontaliera del virus, siano i volatili acquatici quelli che hanno un ruolo importante. Dati epidemiologici e studi sperimentali hanno dimostrato la sensibilita' al virus di alcuni mammiferi, in particolare i gatti; tuttavia, dai dati accumulati dall'inizio dell'attuale crisi di influenza aviaria (fine del 2003), ''non sembra - secondo Oie e Fao - che questa specie giochi un ruolo specifico nella trasmissione del virus in un ambiente naturale''. L'Oie e la Fao pertanto confermano la dichiarazione rilasciata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) il 28 febbraio 2006, nella quale si diceva che ''non esiste al momento alcuna prova che consenta di affermare che i gatti giochino un ruolo significativo nel ciclo di trasmissione dei virus H5N1''. Ciononostante, in considerazione della ricettivita' di certi individui di questa specie, si raccomanda - affermano nella nota Oie e Fao - ''che nelle zone infette nelle aree sotto sorveglianza, vicine a focolai di influenza aviaria, i gatti siano tenuti al chiuso''. (ANSA).