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UK, PRESTO DIVIETO DI CAUDOTOMIA

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Il Governo- Blair alla fine ha deciso e ha scelto di vietare il taglio della coda. Il divieto- che riguarderà 58 razze canine- è stato oggetto di ampie consultazioni nel Regno Unito registrando opinioni pro e contro. Per questo, malgrado le pressioni delle maggiori associazioni veterinarie del Paese e degli stessi animalisti, il Governo del Regno Unito si era inizialmente orientato a lasciare libertà di decisione e a non inserire un divieto esplicito nel nuovo Animal Welfare Bill, ma la scorsa settimana ha ceduto alle argomentazioni della House of Commons, prevalentemente orientate ad irrigidire le norme. Così, il Ministro all’Ambiente e al Benessere Animale, il laburista Ben Bradshaw, ha annunciato l’imminenza del divieto assoluto del taglio della coda nel cane, senza concessione alcuna verso alcuni componenti del suo stesso partito che chiedevano di fare eccezione sui cani da lavoro. Critiche dagli oppositori che hanno letto il provvedimento come un reiterato attacco alle trazioni del Paese, “già minacciate dal divieto di caccia al volpe”, e dai cacciatori che parlano di “spaventose conseguenze sul piano del benessere animale per circa 100mila cani da caccia”. La British Association for Shooting and Conservation ha stimato un 35% di cani feriti alla coda e infortunati e conseguenti traumatiche amputazioni in età adulta. Per questo chiedono emendamenti a favore dei cani da lavoro. “Furiosi” gli allevatori, secondo quanto dichiarato da Graham Downing del Council of Docked Breeds: “ gli allevatori- dice – sono da sempre i custodi delle razze. Le ferite alla coda possono verificarsi non solo nel cane da lavoro ma possono verificarsi in qualunque circostanza”. Gli allevatori temono inoltre conseguenze per il proseguo della loro attività. Più del 90% dei veterinari del Regno Unito (BVA, BSAVA) sono contrari alla caudotomia non terapeutica e hanno stretto un’alleanza con le associazioni animaliste (RSCPA). Per i veterinari della BVA la caudotomia è una procedura dolorosa, eticamente discutibile, l’equivalente di un dito tagliato a un bambino.