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BLU TONGUE E LIMITI DI COMUNICAZIONE

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La comunicazione rappresenta il punto di forza della nuova strategia che il ministro della salute intende adottare con la pubblicazione della nuova ordinanza sull’obbligo della vaccinazione sulla prevenzione della blue tongue . Senza sembrare irriverenti sembra che un pizzico di comunicazione sarebbe opportuno promuoverla in direzione contraria per capire le ragioni degli allevatori che sicuramente non sono diventati pazzi e bugiardi all’improvviso. In Italia l’avvio della vaccinazione dei bovini in prima MONDIALE ha rappresentato una scelta non condivisa dalla parte allevatoriale che non capisce il motivo di una sperimentazione avviata a spese della categoria e che rifiuta il ruolo di cavia. Il dubbio sulla opportunità della vaccinazione è stato manifestato in diversi incontri tra gli allevatori e il mondo scientifico; quest'ultimo invece non riesce a non esprimere dubbi sulle strategie di lotta adottate perchè tutte da verificare. Allora, invece di avviare una fase di riflessione tecnico-scientifica a causa dei dubbi e degli insistenti movimenti di piazza si decide di insistere e di riavviare una ulteriore campagna di vaccinazione per il 2004 supportandola da una campagna di comunicazione indirizzata agli allevatori per convincerli della bontà della lotta. Individuare poi nei veterinari pubblici i potenziali responsabili, qualora la somministrazione del vaccino provochi danni produttivi, per cattiva o inadeguata somministrazione è inammissibile. I veterinari di campo con grande senso di responsabilità hanno applicato la normativa in assenza di risorse aggiuntive come un oculato legislatore avrebbe dovuto fare. Per i veterinari pubblici una simile attribuzione di responsabilità diventa insopportabile. In questa situazione dovremmo prima pensare di esercitare la comunicazione fra noi soggetti coinvolti dall’emergenza e poi indirizzarla ad altri, per evitare di essere considerati professionisti incapaci dagli allevatori e dal mondo scientifico o, come qualcuno ha detto, “la protesi della siringa ministeriale”. Giuseppe Licitra, Presidente AIVEMP