L’idea di un bollino di qualità per le università italiane, recentemente proposta dal Ministro Moratti, viene da lontano e rimanda alle decisioni della UE. La European Association of Establishments for Veterinary Education (EAEVE), in collaborazione con la Federation of Veterinarians of Europe (FVE), ha infatti promosso fin dal 1998 un programma di valutazione delle università europee, che porti ad una classificazione delle facoltà di medicina veterinaria. I parametri di giudizio sono quelli previsti dalla direttiva europea (n.78/1027/EEC). L’obiettivo della UE è l’armonizzazione degli standard formativi universitari, un traguardo che la EAEVE e la FVE ritengono indispensabile per una migliore co-operazione scientifica fra le facoltà di medicina veterinaria.
La classificazione proposta da EAEVE/FVE prevede tre categorie: 1) le università rispondenti alle indicazioni europee; 2) le università visitate e non pienamente conformi alle direttive dell’UE; 3) le istituzioni non visitate.
Alla prima, denominata “positive list” o “list of visited and approved institution”, sono state ascritte 27 facoltà europee. Per l’Italia, quelle di Bologna e Milano.
